«La Rai non può inseguire il virus e arrivare a farsi dettare dal contagio come modificare i palinsesti. Non resta molto tempo. Bisogna anticiparlo per tutelare la salute dei lavoratori e l'informazione del Servizio Pubblico». Lo afferma, in una nota, l'esecutivo Usigrai.
«Per questo – proseguono i rappresentanti dei giornalisti Rai – il sindacato rilancia, con ancora più determinazione e urgenza, l'appello rivolto nei giorni scorsi ai vertici e ai direttori: per fronteggiare la più grave crisi del dopoguerra serve che la Rai si dia un assetto di emergenza riorganizzandosi come una squadra unica. Solo così è possibile decongestionare le sedi Rai e organizzare squadre con turni che assicurino tempi per le sanificazioni e limitino al massimo le possibilità di contagio».
Questa, incalza l'Usigrai, «la strada per conciliare l'inderogabile diritto alla salute dei lavoratori con il dovere, legale, civico e morale, della Rai Servizio Pubblico di continuare ad assicurare una informazione completa. La Rai deve convocare un coordinamento editoriale per trovare una soluzione per fronteggiare l'emergenza e superare la crisi».
Una soluzione «emergenziale – concludono i giornalisti – da condividere poi con la rappresentanze sindacali, con la speranza di tornare presto alla normalità, perché vorrebbe dire che l'Italia ha sconfitto il Coronvirus e che la Rai Servizio Pubblico ha fatto la propria parte, con senso di responsabilità».