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Internazionale 01 Giu 2009

Usa, settimanale del Connecticut delocalizza l'attività giornalistica affidandosi a reporter residenti in India

Dopo l'esperimento di un giornale della California, un settimanale del Connecticut, il New Haven Advocate, ha deciso di 'delocalizzare' buona parte delle sue attivita' giornalistiche, affidandosi a reporter residenti in India. Non si tratta di una decisione dettata da ragioni economiche, ma di un test: verificare se e' possibile scrivere di cronaca locale a migliaia di chilometri di distanza

Dopo l'esperimento di un giornale della California, un settimanale del Connecticut, il New Haven Advocate, ha deciso di 'delocalizzare' buona parte delle sue attivita' giornalistiche, affidandosi a reporter residenti in India. Non si tratta di una decisione dettata da ragioni economiche, ma di un test: verificare se e' possibile scrivere di cronaca locale a migliaia di chilometri di distanza

I collaboratori reclutati tramite annunci su Craiglist vengono infatti pagati (poco) come free-lance americani. Secondo il New York Times, che ha riportato la notizia, i risultati sono stati contrastanti. ''Molti degli articoli erano ben fatti, ma certo questo sistema funziona meglio se si deve scrivere di musica o cinema piuttosto che di corruzione politica''. ha ammesso Vijayalaxmi Hedge, una dei reporter assoldati in questo modo. La cronaca locale necessita ancora di reporter che vadano a verificare una notizia di persona, ha concluso il giornale. L'esperimento e' il secondo del genere negli Stati Uniti. Lo scorso anno la testata californiana Orange County Register, in crisi di vendite, aveva affidato per un breve periodo una parte del lavoro redazionale e l'impaginazione a una societa' indiana. (ANSA)

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