È un ritratto mondiale drammatico quello che emerge dai servizi finalisti della XXII edizione del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta e che denuncia con professionalità e rigore gli esiti delle guerre che si stanno combattendo nel pianeta, i flussi immigratori irregolari, la violenza e l'illegalità sempre più diffuse tra i più giovani.
Sono stati oltre 160 i lavori valutati dalla giuria presieduta da Marco Damilano, che ha scelto le terne di autrici e autori candidati nelle 7 categorie del Premio concentrandosi, che come ogni anno, sul tema dei diritti dell'infanzia per onorare la memoria di Marco Luchetta, Alessandro Sasa Ota e Dario D'Angelo, della sede Rai di Trieste, uccisi a Mostar Est nel gennaio 1994 mentre stavano realizzando un servizio sui bambini vittime della guerra balcanica, e di Miran Hrovatin, triestino anche lui, assassinato a Mogadiscio assieme a Ilaria Alpi meno di due mesi dopo.
Ecco di seguito le terne finaliste.
Nella categoria TV News sono stati selezionati Daniele Bellocchio, Sky Tg24 Mondo, autore di 'Bombe sulle macerie', dedicato alla guerra civile in Myanmar; Marina Sapia, In Mezz'ora RAI3, autrice di 'Mani nude', indagine realizzata sotto copertura nelle miniere illegali di cobalto nella Repubblica democratica del Congo; Fergal Keane, autore per BBC World News di 'Gaza's chidlren starve as Israele withholds all food supplies', con il quale ha denunciato la fame estrema e le condizioni sanitarie disperate causate da Israele alla popolazione palestinese.
Per la categoria Reportage, la giuria ha scelto 'Leaving Gaza', di Chiara Avesani e Matteo Delbò, documentario che testimonia come chi ha lasciato Gaza in realtà non abbia mai reciso il legame con la Striscia; 'Myanmar: la guerra civile dimenticata' per InsideOver, con il quale Daniele Bellocchio testimonia la resistenza giovanile alla sanguinosa dittatura nel Paese asiatico; 'La cattiva strada', mandato in onda da Skytg24, con il quale Gaia Mombelli ha realizzato un approfondimento sull'aumento dei reati minorili.
La terna finalista per la categoria Radiofonia è composta da Alessia Cerantola, autrice per Tre Soldi Rai Radio3 di 'La bambina numero 12', documentario che racconta l'inchiesta su migliaia di adozioni irregolari organizzate da Alice Honegger dal secondo dopoguerra; Gianluca Diana che, con 'Africana soap, i bambini della soda' andato in onda per RSI Rete Due, racconta le gravissime ripercussione sulla salute dei bambini che in Sierra Leone entrano in contatto con la soda caustica usata per la lavorazione del sapone; Eleonora Tundo e Davide Rinaldi, autori per RAI Raiplay di 'The Korean game', servizio dedicato al Paese più competitivo del mondo, dove spesso chi non regge il ritmo si suicida.
Nella categoria Stampa italiana sono in finale Raffaella Calandra, con 'Mai così tanti ragazzi in carcere. Affollati anche gli istituti per minori', per Il Sole 24 ore; Stefania d'Ignoti, Davide Maria De Luca, Cecilia Butini, che su Domani hanno pubblicato 'Ucraina, la diaspora dei bambini: gli orfani contesi tra Roma e Kiev', inchiesta sul destino di bambini prima affidati a famiglie spagnole e italiane e poi 'reclamati' dalle autorità ucraine; Federica Iezzi, che per il Manifesto ha scritto 'Tutto il dolore del mondo tra i bambini feriti di Gaza', nel quale testimonia la sua esperienza tra le giovani vittime.
Finalisti nella categoria Stampa internazionale sono Xhorxhina Bami, che per Balkan Insight ha scritto 'Reality check: Kosovo still failing, children forced into street work', dedicato ai bambini rom, ashkali ed egiziani in Kosovo; Tom Perry, che per Al Jazeera ha scritto 'In Kenya, girls are sold into marriage to stave off starvation from draught', denuncia delle condizioni delle giovani donne, costrette a matrimoni precoci per salvare la famiglia dalla fame; Lorenzo Tondo (con Malak A Tantesh da Gaza), che su The Gardian ha pubblicato 'One afternoon in Gaza, two families tragedies: the childhoods cut short story by Israeli airstrikes', racconto degli ultimi momenti di vita di un gruppo di bambini uccisi a Gaza a poche ore di distanza e a pochi chilometri gli uni dagli altri.
Nella sezione Rotta Balcanica sono finalisti Alessia Candito, con 'I fantasmi della rotta balcanica', pubblicato su La Repubblica; Anna Piuzzi, con 'I morti senza nome lungo la rotta balcanica' pubblicato su La Vita Cattolica; Anna Vitaliani e Renato Orso, autori per RAI Tgr FVG di 'Tra speranza e paura', che hanno documentato la notte di Piazza Libertà a Trieste, tra gli 'invisibili' provenienti dalla Rotta balcanica.
Gli scatti di Haitham Imad (EPA) - 'La guerra in prima persona', pubblicato su Io Donna del Corriere della Sera, e 'UN Says Israel Preventing Deliveries from Reaching Gaza' pubblicato su Arab World - e di Mohammed Saber (EPA) - 'Gazans anxiously await ceasfire, fearing last-minute catastrophes', pubblicato su BBC News - sono stati scelti per la sezione Fotografia.
La cerimonia di premiazione della XXII edizione del concorso si terrà a fine novembre 2025, a Trieste, nell'ambito delle 'Giornate del Premio Luchetta'. (mf)