Che la situazione fosse seria, gli editori americani se l’aspettavano. Ma forse non si aspettavano che le cose andassero così male per la carta stampata come mostrano i dati dell’autorità per la diffusione dei quotidiani (Audit Bureau of Circulations, Abc).
I dati ufficiali del 2007 mostrano infatti che negli ultimi quattro anni i più grandi giornali degli Usa hanno visto le proprie vendite calare complessivamente del 10%. Per alcuni si tratta di un mezzo disastro: la tiratura del Los Angeles Times ad esempio è crollata del 20% (circa 200.000 copie in meno) dal 2003, mentre il San Francisco Chronicle – quello che ha fatto segnare il calo più vistoso – oggi stampa il 30% in meno di copie rispetto a quattro anni fa. Contenute le perdite del New York Times, che scende solamente del 7%, mentre il Wall Street Journal da poco passato nelle mani di Rupert Murdoch cala del 4%. Una manciata di testate è riuscita nonostante tutto a far segnare numeri positivi, ma sempre rigorosamente a una cifra: fra essi USA Today (+2%) e il New York Post, che con un aumento del 2,3% nella tiratura supera il concorrente NY Daily News, il quale fa segnare un netto -8%. Secondo gli esperti del settore, una delle principali ragioni del crollo nella tiratura per i grandi giornali è che questi hanno smesso di distribuire copie gratuite ad alberghi e scuole - e spesso anche al proprio personale - come facevano invece in passato. (9Colonne)