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Internazionale 13 Mar 2008

Usa: crolla la diffusione dei grandi quotidiani

Che la situazione fosse seria, gli editori americani se l’aspettavano. Ma forse non si aspettavano che le cose andassero così male per la carta stampata come mostrano i dati dell’autorità per la diffusione dei quotidiani (Audit Bureau of Circulations, Abc).

Che la situazione fosse seria, gli editori americani se l’aspettavano. Ma forse non si aspettavano che le cose andassero così male per la carta stampata come mostrano i dati dell’autorità per la diffusione dei quotidiani (Audit Bureau of Circulations, Abc).

I dati ufficiali del 2007 mostrano infatti che negli ultimi quattro anni i più grandi giornali degli Usa hanno visto le proprie vendite calare complessivamente del 10%. Per alcuni si tratta di un mezzo disastro: la tiratura del Los Angeles Times ad esempio è crollata del 20% (circa 200.000 copie in meno) dal 2003, mentre il San Francisco Chronicle – quello che ha fatto segnare il calo più vistoso – oggi stampa il 30% in meno di copie rispetto a quattro anni fa. Contenute le perdite del New York Times, che scende solamente del 7%, mentre il Wall Street Journal da poco passato nelle mani di Rupert Murdoch cala del 4%. Una manciata di testate è riuscita nonostante tutto a far segnare numeri positivi, ma sempre rigorosamente a una cifra: fra essi USA Today (+2%) e il New York Post, che con un aumento del 2,3% nella tiratura supera il concorrente NY Daily News, il quale fa segnare un netto -8%. Secondo gli esperti del settore, una delle principali ragioni del crollo nella tiratura per i grandi giornali è che questi hanno smesso di distribuire copie gratuite ad alberghi e scuole - e spesso anche al proprio personale - come facevano invece in passato. (9Colonne)

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