“I dati sono spesso contrastanti, ma l’unica certezza, confermata da ogni rilevazione, è che le donne, anche in Italia, guadagnano sempre meno degli uomini: qualsiasi sia la loro professione.
E in un momento di crisi economica, la reale parità - che già adesso è beffardamente dimostrata dall’aver raggiunto, anzi superato gli uomini nella disoccupazione e nella precarietà - rischia di cancellare l’unica necessità che l’intero mondo del lavoro deve salvaguardare: e cioè che le donne guadagnino quanto e come gli uomini. Sulla necessità di azioni forti per la parità salariale si avvia una serie di iniziative che, promosse dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi, la Federazione nazionale della stampa italiana, con la piena adesione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. A partire dalla lettera unitaria sul tema al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - che al tema della parità salariale ha dedicato parte del suo discorso in occasione della Giornata Internazionale della donna – e dalla richiesta di audizioni parlamentari per avviare iniziative legislative che rimuovano gli ostacoli alla parità di salari e di carriere, le donne del mondo del lavoro preparano per l’autunno un convegno internazionale per confrontare l’esperienza e le aspettative italiane con quelle del resto d’Europa e suggerire soluzioni per armonizzare i tempi di vita e di lavoro, la dignità e la qualità del lavoro, la progressione delle carriere e la piena realizzazione del welfare a sostegno della maternità e della famiglia. All’iniziativa – insieme con la presidente della Cpo, Fnsi, Lucia Visca, erano presenti la segretaria confederale Cisl, Annamaria Furlan, Aitanga Giraldi della Cgil, Sonia Ostrica della Uil e Ornella Petillo dell’Ugl”.