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Associazioni 19 Lug 2005

“Un bando senza bandolo” lettera del Segretario dell’Assostampa abruzzese Nicola Di Bonito al Presidente della Regione Ottaviano Del Turco

Egregio Presidente, la Direzione delle Politiche Attive del Lavoro, della Formazione e dell’Istruzione della Regione Abruzzo ha bandito un avviso pubblico per redigere un “elenco di professionisti senior e junior cui affidare incarichi di consulenza o collaborazione in qualità di giornalista”

Egregio Presidente, la Direzione delle Politiche Attive del Lavoro, della Formazione e dell’Istruzione della Regione Abruzzo ha bandito un avviso pubblico per redigere un “elenco di professionisti senior e junior cui affidare incarichi di consulenza o collaborazione in qualità di giornalista”

Pescara, 15 luglio 2005 On.le Ottaviano Del Turco Presidente Regione Abruzzo Palazzo Branconio 67100 L’Aquila Egregio Presidente, la Direzione delle Politiche Attive del Lavoro, della Formazione e dell’Istruzione della Regione Abruzzo ha bandito un avviso pubblico per redigere un “elenco di professionisti senior e junior cui affidare incarichi di consulenza o collaborazione in qualità di giornalista” (“Il Messaggero Abruzzo” pag. 31 del 13 luglio ’05). Alla Direzione del lavoro della Regione hanno inventato nuove figure professionali, il giornalista senior e quello junior, non previste dall’Ordine dei Giornalisti, così come non è richiesta la laurea, invece contemplata dallo stesso bando. Inoltre, il giornalista senior deve avere dieci anni di esperienza lavorativa nella pubblica amministrazione e quello junior tre anni. Tanto per dire pilastri del giornalismo italiano non sarebbero idonei, o meglio qualificati professionalmente, a informare sull’attività della Regione Abruzzo. Per non parlare del fatto che, nella pubblica amministrazione, bastano 5 anni di lavoro per essere promosso dirigente, mentre, a quanto pare, ce ne vogliono ben 10 per avere un contratto da giornalista consulente. Nessun riferimento, ovviamente, alla legge sul sistema di informazione e comunicazione pubblica, la Legge 150 del 2000 che in Abruzzo è completamente ignorata. Credo sia opportuno il ritiro del provvedimento o quantomeno la riformulazione del bando, sottolineando, ancora una volta, l’opportunità di un confronto fra la pubblica amministrazione e il sindacato dei giornalisti su questi temi, visto che continuano a moltiplicarsi le situazioni equivoche. Cordiali saluti. Il Segretario Nicola Di Bonito

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