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Associazioni 29 Mar 2007

Ucsi: da Sportopoli a Vallettopoli, anche nel giornalismo "questione morale ed esigenza di forte ancoraggio etico"

Riunita a Roma Giunta Esecutiva Giornalisti Cattolici "presto riforma Ordine Giornalisti e riforma di sistema". Richiesta di Stati Generali della professione.

Riunita a Roma Giunta Esecutiva Giornalisti Cattolici "presto riforma Ordine Giornalisti e riforma di sistema". Richiesta di Stati Generali della professione.

L’Ucsi, riunita a Roma la Giunta Esecutiva, alla luce degli avvenimenti che hanno caratterizzato, in questi ultimi mesi, il rapporto media-istituzioni-società italiana, "generando confusione e sfiducia nell’opinione pubblica, non puo’ non sottolineare che esiste, oggi, una questione morale nel giornalismo e nella comunicazione in Italia, che deve interrogare, con forza, non solo gli operatori credenti, ma tutti quelli che lavorano per una informazione intesa come “servizio civile” al paese". In relazione a questa visione, l’Ucsi, "non puo’ non evidenziare che, prima con “Sportopoli” poi con “Vallettopoli”, anche nell’informazione, ma non solo in essa, ci sia stato un carico eccessivo di ambiguità, mistificazione, cinismo e, per quanto riguarda, i comunicatori, una marcata confusione di ruoli che rischia di minare la titolarità stessa della professione giornalistica". È accaduto con Sportopoli, con manager, calciatori e arbitri, prima inquisiti, poi riabilitati come opinionisti e contesi in un clima di continue risse tv, nel racconto di uno sport che ha perduto l’ancoraggio con i valori veri della società italiana, generando continua fibrillazione, anche via etere tra tifoserie, ambienti e città. Ora, lo scenario, "investendo anche la sfera pubblica, si ripete con Vallettopoli, tra veri e falsi scoop, tra intercettazioni reali ed annunciate, tra campagne lobbistiche e avvertimenti via media. Un carico di veleni eccessivo, dove l’informazione rischia, anche se a volte inconsapevolmente, di essere travolta da poteri palesi ed occulti, proprio mentre la categoria dei giornalisti vive la sua crisi piu’ profonda di contrattazione, credibilità e identità con un rinnovo contrattuale incerto". L'Ucsi chiede con urgenza al Parlamento la riforma della legge sull'Ordine dei Giornalisti che non significa cancellazione dell'Istituto, componente essenziale della libertà di stampa e del processo di crescita democratica del paese. Ed ancora chiede di licenziare le leggi su riforma televisiva, riforma dell'editoria e riforma della Rai. Alle strutture di categoria, alla vigilia delle elezioni di rinnovo, chiede "candidature legate a programmi e non a schieramenti precostituiti, con la fissazione del limite dei mandati". Per l'Ucsi c'è inoltre "esigenza di indire con urgenza gli Stati Generali della professione con al centro l'obiettivo di un ancoraggio a fondamenti etici anche per tutti quegli operatori che oggi popolano quell'immensa area professionale, dai siti ai blog, all'interazione tra nuovi mezzi, priva di regole deontologiche e di istituti normativi. Il tutto alimentando un mercato selvaggio frutto non solo dei processi della tecnologia, ma anche di accordi internazionali degli editori italiani con fusioni, concentrazioni, sinergie". Su questi temi la Giunta Ucsi chiederà incontri urgenti ai presidenti di Camera e Senato e promuoverà un forum pubblico a Roma.

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