La Federazione nazionale della Stampa italiana ha raccolto l'appello sottoscritto da alcuni giornalisti per tutelare Cristiano Tinazzi, vittima – come egli stesso ha denunciato durante un collegamento da Dnipro con Myrta Merlino nella puntata di lunedì 11 aprile 2022 de "L'aria che tira" su La7 – di un attacco mediatico «da parte di centinaia di persone» che lo hanno anche minacciato di morte, «mandato mail di ogni tipo e insulti».
Il sindacato trasmetterà all'Osservatorio del Viminale sugli atti intimidatori nei confronti dei cronisti la denuncia del collega con la richiesta alle autorità italiane di procedere all'immediata individuazione degli odiatori che continuano a minacciare il collega anche sui social.
La Fnsi è e sarà al fianco di tutti i colleghi che con il loro lavoro, con coraggio e onestà, contribuiscono a illuminare quei territori dove, senza i riflettori dell'informazione, crimini di ogni sorta resterebbero sepolti sotto l'oscurità e il silenzio. Quanto sta accadendo in Ucraina a seguito dell'invasione da parte delle truppe russe deve essere portato a conoscenza dei cittadini di tutto il mondo e per questo la presenza dei giornalisti è quanto mai essenziale.
La Fnsi rilancia, quindi, l'appello delle Federazioni internazionale ed europea dei giornalisti ai media affinché garantiscano agli inviati sul campo le necessarie misure di protezione e rinnova, infine, la propria vicinanza a tutti i cronisti italiani impegnati a raccontare l'aggressione russa, ai colleghi ucraini travolti dalla guerra e ai reporter indipendenti che in Russia rischiano la galera per raccontare ai loro concittadini questo conflitto.