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Dedicato alla memoria di Giulio Regeni il San Giusto d'oro 2016
Manifestazioni 03 Nov 2016

Trieste, il San Giusto d'oro 2016 dedicato alla memoria di Giulio Regeni

L'edizione 2016 del San Giusto d'oro dedicata alla memoria di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario friulano barbaramente assassinato a febbraio in Egitto. Premiati la psichiatria triestina «nel ricordo di Franco Basaglia» e il giornalista Mario Luzzatto Fegiz, cui va la targa speciale.

Il San Giusto d’oro 2016 alla psichiatria triestina «nel ricordo di Franco Basaglia» e la targa speciale al giornalista Mario Luzzatto Fegiz. L’edizione di quest’anno del premio, nato nel 1967 e organizzato dall’Assostampa Friuli Venezia Giulia e dal Gruppo giuliano cronisti, con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione CrTrieste, è dedicata alla memoria di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario barbaramente assassinato a febbraio in Egitto, sulla cui morte ancora non si conosce la verità.

«Con questo premio alla psichiatria triestina – dice Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg  – abbiamo voluto sottolineare il lavoro delle tante donne e dei tanti uomini che nei trentasei anni trascorsi dalla scomparsa di Basaglia hanno portato avanti le sue intuizioni e le sue idee. La chiusura dei manicomi seguita alla legge 180 del 1978 ha significato la restituzione della dignità e dei diritti a tutte le persone, comprese quelle soggette alla malattia e al disagio mentale, che prima di Basaglia vivevano segregate. La cosiddetta “rivoluzione basagliana” è nata qui, dopo le prime esperienze a Gorizia e a Parma. E da anni studiosi, ricercatori e addetti ai lavori arrivano da tutto il mondo a Trieste proprio per studiare sul campo l’organizzazione del locale Dipartimento di salute mentale».

Mentre con la targa speciale a Mario Luzzatto Fegiz «diamo il giusto riconoscimento – aggiunge Muscatello –  a un giornalista nato a Trieste, che da mezzo secolo non vive più qui, ma non ha mai dimenticato la sua città d’origine. Sul Corriere della Sera, alla radio e in televisione è diventato nel corso di una lunga carriera firma, voce e volto molto popolare: il decano dei critici musicali italiani, ma anche uomo di spettacolo, come ha dimostrato il suo show “Io odio i talent show”, visto un paio d’anni fa anche in un Rossetti tutto esaurito per l’occasione. Esattamente quarant’anni fa, il San Giusto d’oro 1976 andava a suo padre Pierpaolo Luzzatto Fegiz: economista, padre della statistica italiana, fondatore della Doxa, accademico dei Lincei. Oggi, quarant’anni dopo, la targa speciale al figlio Mario».

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