L’editore di Trentino Tv, Graziano Angeli, ha licenziato in tronco tre giornalisti della sua emittente. «Il provvedimento sarà impugnato perché illegittimo», anticipano la Fnsi e i rappresentanti regionali di Sindacato dei giornalisti, Ordine dei giornalisti e Fistel CISL, che esprimono piena solidarietà ai colleghi da molti anni al lavoro in modo ineccepibile presso l’emittente.
La decisione, che sarà contestata nelle sedi competenti, arriva dopo due anni di cassa integrazione straordinaria e di contratto di solidarietà e nonostante il servizio lavoro della Provincia autonoma avesse riscontrato ripetute irregolarità. «Inoltre da un anno – specificano le sigle sindacali – i lavoratori non hanno ancora ricevuto l'integrazione al reddito Inps proprio a causa di tali irregolarità, che le istituzioni hanno fatto finta di non vedere, accumulando ritardi che hanno penalizzato i dipendenti».
Gli aspetti contestabili sono molti: la procedura di licenziamento senza apertura di un confronto sindacale per la definizione di criteri; la ripetuta assenza in questi due anni di crisi di un serio piano industriale di rilancio; il tentativo immediato di ricorrere a collaboratori esterni per coprire le mansioni svolte dai redattori appena licenziati.
Fnsi e Sindacato regionale, infine, eserciteranno la massima vigilanza affinché la politica trentina e regionale non concedano credito e risorse economiche a chi pensa di poter fare informazione seria, libera e deontologicamente corretta con solo tre giornalisti rimasti per servire un territorio di 530.000 abitanti esteso più di 6.000 kmq e con un servizio informativo che copre 365 giorni all’anno, dalle 7 del mattino a sera.