Il 9 luglio 2015 ci ha lasciato Santo Della Volpe, presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, giornalista Rai per oltre 30 anni, storico inviato del Tg3, dirigente dell'Usigrai, direttore del sito di Libera Informazione, tra i fondatori dell'associazione Articolo 21.
Era stato eletto al termine del Congresso di Chianciano, appena pochi mesi prima. Aveva da poco compiuto 60 anni, molti dei quali trascorsi a lottare per gli ideali in cui ha sempre creduto e che ha sempre portato avanti con il suo impegno professionale: dalla parte dei colleghi più deboli, alla ricerca della verità, sempre a difendere la libertà.
«Una vita dedicata ad 'illuminare le periferie', sempre dalla parte degli ultimi, animatore di mille campagne contro censure e bavagli. In questi giorni ci avrebbe spronato ad essere ancora più combattivi e a indossare la 'maglietta rossa' sempre, comunque, dovunque. Un abbraccio a Teresa Marchesi, compagna di affetti e di lotte», è il ricordo del presidente Giuseppe Giulietti.
«La cifra della vita di ognuno di noi sta nell'impegno che mettiamo nelle cose che facciamo», disse don Luigi Ciotti celebrando i funerali nella basilica di Sant'Agnese fuori le mura a Roma. Frase che racchiude tutto il senso del ricordo di Santo Della Volpe.
Nel giorno del primo anniversario della sua scomparsa, Federazione nazionale della stampa italiana e Usigrai gli hanno dedicato la sala riunioni della sede del sindacato dei giornalisti Rai a Saxa Rubra. Lo scorso 9 luglio, nel secondo anniversario della morte, il collega Francesco Monteleone ha voluto ricordare il presidente Della Volpe, anche con un po' di ironia, con le immagini dell'ultima assemblea sindacale alla quale partecipò. Un ricordo sempre attuale. Il video è disponibile a questo link.