31 luglio - Una interrogazione al ministro della Giustizia Clemente Mastella sulle perquisizioni effettuate nelle ultime settimane a carico di giornalisti in cui si chiede se ''in tali atti e nelle modalità di esecuzione non ravveda il tentativo di condizionare e di limitare il diritto di libera informazione esercitato dai giornalisti e dalle rispettive testate'' è stata presentata dal deputato Giacomo Mancini, dello Sdi, e cofirmata del capogruppo della Rnp, Roberto Villetti, e dal responsabile nazionale giustizia Enrico Buemi.
Nell'interrogazione si fa riferimento alle perquisizioni avvenute nei confronti di alcuni giornalisti, tra cui Carlo Vulpio, del Corriere della Sera, e Chiara Spagnolo, del Quotidiano della Calabria. ''Arbitrariamente - hanno sostenuto i parlamentari riferendosi alla perquisizione disposta dalla Procura di Matera per la presunta fuga di notizie sull'inchiesta sulle Toghe Lucane - sono stati sequestrati anche i pc dei figli, di cui uno minorenne, e della moglie di Vulpio. Un atto violento e scioccante''. ''Su mandato della Procura di Catanzaro - proseguono i parlamentari - sono state perquisite l'abitazione e la casa di vacanza di Chiara Spagnolo, del Quotidiano della Calabria, e la redazione di Catanzaro del giornale e sono stati sequestrati i computer della professionista non risparmiando gli oggetti personali come le agende dell'adolescenza, le foto, i biglietti di auguri, i cd musicali le poesie copiate dai libri che sono stati tutti minuziosamente setacciati''. I parlamentari chiedono quindi di sapere da Mastella, ''se e quali collegamenti esistono tra le due perquisizioni disposte nei confronti di giornalisti che, tra l'altro, si occupavano tutti delle indagini condotte da Luigi De Magistris della Procura di Catanzaro; se è a conoscenza di nuove e future ulteriori iniziative nei confronti di altri professionisti e dello loro testate; se non ritenga di attivare i propri poteri ispettivi per verificare la corretta condotta degli uffici di procura che hanno proceduto alla perquisizione nei confronti dei suddetti giornalisti''. (ANSA)