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Internazionale 19 Mar 2008

Tibet, Roberto Natale: “Boicottaggio o no delle Olimpiadi chiediamoci se esistono le condizioni minime per fare informazione”

“Il problema del boicottaggio dei Giochi Olimpici cinesi interpella in primo luogo i governi, i parlamenti ed il mondo dello sport. Ma la brutale repressione che sta investendo il Tibet, e che la censura impedisce di raccontare in modo esauriente, pone anche i giornalisti di fronte a una questione ineludibile.

“Il problema del boicottaggio dei Giochi Olimpici cinesi interpella in primo luogo i governi, i parlamenti ed il mondo dello sport. Ma la brutale repressione che sta investendo il Tibet, e che la censura impedisce di raccontare in modo esauriente, pone anche i giornalisti di fronte a una questione ineludibile.

L’impegno a lasciar lavorare in modo più libero l’informazione - che la Cina aveva assunto in vista dell’Olimpiade - si sta rivelando una presa in giro. Boicottaggio o no, bisognerà chiedersi se ci siano le condizioni minime per evitare di essere ridotti al ruolo di cantori di un regime, della sua potenza economica e sportiva. La Federazione Internazionale dei Giornalisti invierà a metà aprile in Cina una sua delegazione proprio per ottenere garanzie in materia, e i risultati di questa missione saranno oggetto di valutazione anche negli organismi di categoria italiani. Intanto è essenziale che sul tema della libertà in Tibet e in Cina si intensifichi l’attenzione, a partire dagli approfondimenti delle tv generaliste che troppo di rado si aprono al racconto del mondo.”

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