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Cronaca 26 Ott 2012

Stato-mafia: i cronisti possano informare direttamente i cittadini

Nel momento giudiziario più alto del rapporto tra la mafia, la politica e alcuni uomini delle istituzioni, l'udienza preliminare del processo per la trattativa tra lo Stato e cosa nostra, lunedì prossimo mattina, non sarà consentito per legge l'accesso ai giornalisti nell'aula bunker del carcere di Pagliarelli.I cittadini italiani così non potranno  essere informati direttamente dei passaggi di questa importante fase processuale.

Nel momento giudiziario più alto del rapporto tra la mafia, la politica e alcuni uomini delle istituzioni, l'udienza preliminare del processo per la trattativa tra lo Stato e cosa nostra, lunedì prossimo mattina, non sarà consentito per legge l'accesso ai giornalisti nell'aula bunker del carcere di Pagliarelli.
I cittadini italiani così non potranno  essere informati direttamente dei passaggi di questa importante fase processuale.

Considerato che la legge prevede una deroga a tale disposizione ''in caso di consenso delle parti'', in ragione dell'eccezionalità dell'evento e della sua rilevanza non solo mediatica, L'Unione nazionale cronisti italiani e i cronisti siciliani rivolgono un appello al giudice dell'udienza preliminare, al pubblico ministero e agli imputati affinché lunedì 29 ottobre, e per tutta la durata dell'udienza preliminare, sia consentito l'ingresso nell'aula dell'udienza ai cronisti delle testate accreditate.
Solo così, infatti, i cronisti potranno essere messi in grado informare ''dal vivo'', in modo corretto, completo e tempestivo, l'opinione pubblica ed esercitare così concretamente il controllo democratico per conto del cittadino-lettore. 

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