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Internazionale 06 Nov 2007

Stand up per l’informazione: iniziativa promossa dalla Fnsi e da Raffaele Fiengo

“Intervenendo anche a nome dei giornalisti milanesi di Nuova informazione, il consigliere nazionale della Fnsi, Raffaele Fiengo, ha raccolto l’allarme lanciato, dagli organismi sindacali internazionali aprendo il blog “Stand up for journalism” per stringere una alleanza tra i cittadini e i giornalisti.

“Intervenendo anche a nome dei giornalisti milanesi di Nuova informazione, il consigliere nazionale della Fnsi, Raffaele Fiengo, ha raccolto l’allarme lanciato, dagli organismi sindacali internazionali aprendo il blog “Stand up for journalism” per stringere una alleanza tra i cittadini e i giornalisti.

Fiengo ha parlato alla manifestazione italiana organizzata ieri dalla Fnsi in contemporanea con analoghe iniziative nelle altre capitali europee. Il blog si raggiunge all’indirizzo http://giornali-e-giornalismi.blogspot.com/. Liberation – ha detto Fiengo -, nei giorni scorsi, ha dedicato tutta la prima pagina alla frase “I MEDIA HANNO BISOGNO DI INDIPENDENZA”. Tra le pressioni e spesso l’occupazione del mondo politico e la deriva mercantile che si afferma sempre di più, i giornalisti stentono a fare il loro mestiere non solo nelle realtà più esposte, quelle piccole dove il precariato è la regola, ma anche nei media più forti. Non possiamo lasciare la parola solo alla casta dei direttori .Abbiamo bisogno di un luogo dove parlarci, scambiarci ragionamenti, notizie e soluzioni, tutti coloro che lavorano nel giornalismo ovunque nelle redazioni, nei giornali, nelle radio, nelle tv, su internet. E anche i lettori, gli ascoltatori radio e telespettatori, i fruitori di internet e di free press. Avvertiamo l’insufficienza dell’informazione come alla fine arriva, nonostante la quantità e la velocità delle notizie. C’è un bisogno evidente di buona informazione perchè i cittadini siano soggetti delle proprie vite. Il degrado che vediamo estendersi può essere fermato con il contributo dei giornalisti che danno senso e sostanza al mare di notizie? Le democrazie non funzionano se una informazione libera non raggiunge i cittadini. Questo vale in tutto il mondo e in Italia il giornalismo soffre più che altrove come tutte le classifiche internazionali confermano ogni volta. Una Italia di una classe dirigente ferma, certo, spesso incapace di vedere. Tutta chiusa in una cerchia che si autoproduce, piccoli e grandi centri di potere lontani dai cittadini e dalla stessa realtà in movimento. Sono molti i segni di un altro Paese che chiede un cambiamento. E il buon giornalismo è il primo strumento perché si produca correttamente. “Stand up for journalism” è lo slogan proposto per il 5 novembre. Spostiamo la nostra attenzione verso chi riceve l’informazione anziché verso chi dall’alto la orienta e la incanala. “Cerca la verità e dilla” è un programma semplice che porta la qualità automaticamente e ricolloca il giornalismo nel suo ruolo naturale, indispensabile. Dobbiamo raccogliere attraverso internet l’adesione di navigatori, lettori, radioascoltatori, telespettatori su internet, come propongono i colleghi francesi? Certo. “Io sostengo il giornalismo”.

@fnsisocial

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