Stage per 14 giovani giornalisti serbi e montenegrini dal 18 novembre a Urbino
12 novembre 2002. ANSA - Una settimana in Italia, con base alla scuola di giornalismo di Urbino, per seguire un corso di formazione professionale, che vuole essere però anche esperienza di scambio sociale, umano e culturale tra Italia e Repubblica federale jugoslava. A lanciare l'iniziativa, che coinvolgerà 14 giovani giornalisti di Serbia e Montenegro ed è stata presentata oggi a Roma nella sede della Fnsi alla presenza dell'ambasciatore della Rfj, è il programma Eurolink (finanziato dal Ministero degli Esteri e Dgcs e promosso da Arcs- Ipsia con la partecipazione di Fnsi e Isf) per la promozione della partecipazione dei giovani e dei media indipendenti alla costruzione della democrazia in Serbia e Montenegro (RFJ). I ragazzi, tutti under 30 ma già in qualche modo inseriti nel mondo del lavoro, saranno in Italia, divisi in due gruppi (uno per la radio tv l'altro per la carta stampata e i giornali on line) tra il 18 e il 29 novembre. E troveranno ad accoglierli, oltre a 'professori' di giornalismo ed esponenti delle autorità locali, anche gli allievi della scuola di giornalismo di Urbino, con i quali condivideranno un ciclo di seminari, riflessioni e incontri a tutto campo sul mestiere di giornalista, dalle leggi all'etica, agli strumenti. Per avere un' occasione di formazione in più, ha sottolineato il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi, ''ma anche per avviare una conoscenza reciproca, sempre molto importante, tra giovani giornalisti di paesi diversi''. Perché è vero, ha fatto notare il segretario del sindacato italiano dei giornalisti, che ''il giornalismo nei Balcani esce da una situazione particolarmente difficile dovuta alla guerra e alle sue vicende politiche, ma è vero anche che l'informazione di questi tempi sta vivendo un momento difficile a livello globale, dovuto alla crisi finanziaria, alla crisi della pubblicità e di conseguenza alla riduzione degli investimenti nel settore della comunicazione e della informazione di qualità ''. Il progetto, ha sottolineato l'ambasciatore delle Rfy Miodrag Lekic, ''è di estrema importanza per Serbia e Montenegro'', dove la realtà dell'informazione ''è molto migliorata ultimamente'', ma ancora non sempre soddisfacente. L'iniziativa che parte in questi giorni comunque, hanno sottolineato esponenti delle associazioni promotrici, costituisce solo una parte del progetto Eurolink, che opera su diversi fronti e si rivolge con più ampio raggio al mondo dei giovani nella RfJ. E non solo: anche per quanto riguarda la formazione dei giovani giornalisti, hanno precisato, ci sarà una nuova tappa il prossimo anno. Oltre ad un altro stage, dedicato in questo caso a professionisti più adulti, che avrà al centro i temi della organizzazione sindacale e alla difesa del giornalismo e che si terrà il prossimo anno nella Rfj.