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Internazionale 02 Lug 2015

Spagna, la protesta della Ifj: “La legge sulla pubblica sicurezza si traduce di fatto in un bavaglio ai media”

La Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) e la sua organizzazione regionale, la Federazione europea dei giornalisti (Efj), si uniscono ai loro affiliati spagnoli FAPE, FESP, FSC-CC.OO e ELA-Gizalan nel criticare la legge di pubblica sicurezza, nota anche come 'Ley Mordaza' (legge bavaglio), entrata in vigore ieri in Spagna: “La legge - avvertono - introduce restrizioni che si traducono in un bavaglio ai media”.

La Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) e la sua organizzazione regionale, la Federazione europea dei giornalisti (Efj), si uniscono ai loro affiliati spagnoli FAPE, FESP, FSC-CC.OO e ELA-Gizalan nel criticare la legge di pubblica sicurezza, nota anche come 'Ley Mordaza' (legge bavaglio), entrata in vigore ieri in Spagna: “La legge - avvertono - introduce restrizioni che si traducono in un bavaglio ai media”.

Il legislatore spagnolo ha approvato la legge sulla pubblica sicurezza che contiene elementi giudicati dalla Federazione internazionale dei giornalisti pericolosi per la libertà di stampa nel paese iberico. “La legge – si legge in una nota della Ifj - rende reato qualsiasi uso non autorizzato di immagini o dati relativi a personale di polizia che possono mettere a rischio la sicurezza degli agenti o le loro famiglie: con la nuova legge, giornalisti o semplici cittadini che scattino fotografie ad agenti di polizia rischiano multe fino a 30mila euro”.
Ifj, Efj e i sindacati spagnoli contestano, dunque, la parte della legge che impedisce ai fotoreporter di utilizzare filmati e foto di manifestazioni che riprendono agenti di polizia: “La nuova legge vuole censurare i giornalisti facendosi beffe della democrazia in Spagna - ha detto il presidente dell'Ifj Jim Boumelha – perché limita il diritto della popolazione a manifestare e perché espone i fotoreporter che riprendono gli agenti delle forze dell'ordine in occasione di eventi pubblici alla possibilità di essere perseguibili”.
Nel mese di giugno, l'Efj aveva già partecipato ad una missione internazionale in Spagna, chiedendo che la legge venisse abrogata proprio per le ripercussioni negative sulla libertà di stampa e la libertà di espressione. Secondo il presidente della Efj, Mogens Blicher Bjerregård: “La Legge di pubblica sicurezza viola chiaramente i diritti fondamentali di giornalisti e cittadini alla libertà di espressione e all'accesso all'informazione come garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La preoccupazione è che sempre più giornalisti e fotografi, soprattutto liberi professionisti, si troveranno ad affrontare restrizioni o arresti a causa della nuova legge”.

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