I Comitati di redazione dei tre giornali siciliani (Gazzetta del Sud, Giornale di Sicilia e La Sicilia) che due anni fa hanno avanzato la richiesta di aiuto al presidente Musumeci e all'Ars, ottenendo ascolto e attenzione, sottolineano che la crisi non è stata superata e ribadiscono la necessità di un supplemento di risorse per il settore, che tenga conto della modalità di remunerazione dei lavoratori nel rispetto dei contratti collettivi.
Riportiamo di seguito Il documento sindacale congiunto dei tre Cdr, rilanciato dall'Associazione Siciliana della Stampa.
IL DOCUMENTO
Le risorse messe a disposizione dalla Regione hanno rappresentato per il mondo delle imprese giornalistiche una boccata d'ossigeno importante, nel momento in cui davvero il comparto rischiava il collasso. Provato da anni di crisi e investito dal violento tsunami della pandemia, il nostro mondo è stato uno dei più danneggiati. E lo è stato soprattutto il settore dei giornali di carta stampata.
Nonostante ciò, il sistema siciliano dell'informazione ha mantenuto, fra mille difficoltà, la testa alta. Ha saputo essere all'altezza della sfida. Non ha smesso nemmeno un minuto di ragguagliare i lettori su quello che stava accadendo e lo ha fatto su tutte le piattaforme disponibili: dai giornali di carta alla tv, dal web alla radio, dalle postazioni social ai prodotti digitali.
Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, e le altre forze politiche che hanno approvato il piano di sostegni inserito nella Finanziaria del 2020, ben conoscono il valore del giornalismo vero, professionale, scrupoloso: unico antidoto alla marea nera delle fake news che inonda ogni giorno il mondo. E quanto sta accadendo sui vaccini e sulla lotta al virus ne è la prova.
È giusto dare voce a tutte le posizioni e ai punti di vista, come dovrebbe fare ogni bravo giornalista; ma non scordiamoci gli effetti devastanti che la diffusione di notizie false e fuorvianti crea laddove la dieta informativa degli utenti è limitata a quel che sfornano senza alcuna verifica siti e profili social di incerta origine.
Sotto questo aspetto la Regione, finanziando sostegni al settore ha riconosciuto il valore costituzionale di una informazione corretta, che risponde ai lettori, guarda al bene comune e consente alle democrazie di essere più forti proprio perché offre la possibilità a tutti i cittadini di formarsi una opinione avendo a disposizione tutto il bouquet delle posizioni in campo: dalla politica alla scienza.
Proprio per questo motivo, i Comitati di redazione dei tre giornali siciliani che due anni fa hanno avanzato la richiesta di aiuto al presidente Musumeci e all'Ars, ottenendo ascolto e attenzione, tornano a sottolineare che la crisi non è stata superata e ribadiscono la necessità di un supplemento di risorse da appostare per il settore.
Proprio per fare in modo che gli aiuti pubblici vadano solo a chi fa informazione corretta, rispettando le regole deontologiche e quelle contrattuali, ci permettiamo di segnalare e suggerire che il principale criterio che dovrebbe essere adottato per la distribuzione delle risorse (che – lo ribadiamo – devono avere come destinazione finale il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali) è quello che tenga conto dei contratti applicati dalle imprese e da quanto esse spendono per la forza lavoro. È indispensabile anche agganciare l'erogazione delle risorse alla effettiva distribuzione sul territorio, per aiutare chi compie sacrifici per essere sempre nelle edicole, raggiungibile realmente dai lettori.
Informare è un lavoro duro, richiede tempo e risorse; realizzare prodotti che sintetizzino e spieghino i contesti sociali, politici ed economici ha un costo non indifferente, rappresentato soprattutto dagli stipendi dei giornalisti. Chi produce informazione senza avere giornalisti al suo interno, o pagandoli in nero o con una miseria, crea una distorsione grave del mercato che si traduce in un pericolo per le imprese sane che rispettano i contratti e le leggi e che devono magari subire il continuo saccheggio di contenuti e idee.
Per tutti questi motivi i Comitati di redazione dei tre principali giornali siciliani rivolgono un appello al presidente della Regione per confermare un sostegno che finora si è rivelato indispensabile per la sopravvivenza delle testate.
I Comitati di redazione di Gazzetta del Sud, Giornale di Sicilia, La Sicilia