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Internazionale 29 Set 2005

Solidarietà dei giornalisti europei ai colleghi italiani

La Federazione Europea dei Giornalisti ha chiesto oggi ai diversi sindacati nazionali europei di sostenere con iniziative concrete i giornalisti italiani che hanno proclamato una serie di scioperi in tutti i settori dell’informazione dopo i negativi incontri con gli editori per un nuovo contratto collettivo fondato soprattutto sui diritti dei freelance e sull’indipendenza dei giornalisti.

La Federazione Europea dei Giornalisti ha chiesto oggi ai diversi sindacati nazionali europei di sostenere con iniziative concrete i giornalisti italiani che hanno proclamato una serie di scioperi in tutti i settori dell’informazione dopo i negativi incontri con gli editori per un nuovo contratto collettivo fondato soprattutto sui diritti dei freelance e sull’indipendenza dei giornalisti.

La Federazione Europea dei Giornalisti ha chiesto oggi ai diversi sindacati nazionali europei di sostenere con iniziative concrete i giornalisti italiani che hanno proclamato una serie di scioperi in tutti i settori dell’informazione dopo i negativi incontri con gli editori per un nuovo contratto collettivo fondato soprattutto sui diritti dei freelance e sull’indipendenza dei giornalisti. “E’ questo un difficile momento per la difesa dei diritti del lavoro nei media. In tutta Europa – ha dichiarato il Presidente della IFJ Arne König – vediamo che lo status dei freelance è incredibilmente usato dagli editori per tagliare i normali diritti sociali e del lavoro. I giornalisti italiani affrontano una dura sfida con il pieno supporto dei colleghi di tutto il continente”. Secondo König “i giornalisti che hanno condizioni di lavoro precarie, e che vedono ignorati i loro diritti sociali non possono garantire la qualità dell’informazione. Oggi abbiamo in tutti i paesi europei molti freelance”forzati” che avrebbero il diritto a vedere applicata la contrattazione collettiva e minimi livelli di retribuzione e di protezione sociale”. La Federazione Europea dei Giornalisti rivela inoltre che lo scontro con gli editori italiani è diventato inevitabile dopo il rifiuto degli imprenditori di contrattare in tempi rapidi l’applicazione della legge 30 nel settore dei media, dove le conseguenze della deregulation del mercato del lavoro sarebbe devastante. La EFJ afferma di condividere la preoccupazione della Fnsi per un conflitto difficile e certamente non breve e condivide il senso di responsabilità dei giornalisti italiani e le preoccupazioni per un blocco dell’informazione, ma si dice consapevole che occorra difendere i diritti professionali e le condizioni sociali dei giornalisti. Il futuro della professione e il diritto del cittadino, per garantire una informazione corretta e di qualità, dipende dal risultato di questa battaglia”. 30 September 2005 European Journalists Support Strikes in Italian Media to Defend Freelance Rights Today the European Federation of Journalists called on media unions throughout Europe to support Italian journalists who have called a series of strikes in print and broadcasting sectors after talks with employers on a new collective agreement foundered, principally on the issue of the rights of freelance or independent workers. The European Federation of Journalists affiliate the FNSI, which represents both newsroom staff in print and broadcasting sectors, ordered the stoppages when the employers’ association FIEG refused to continue negotiations over a new agreement across the media sector. “This is a watershed moment for the defence of employment rights in media,” said EFJ Chair Arne König. “All over Europe, we see that the freelance status is increasingly used by employers to cut on social rights and labour standards. Italian journalists taking up the challenge should get the full support of colleagues across the region.” The FNSI has announced that · Print media journalists will strike tomorrow and the next day, preventing publication of dailies on 1 and 2 October. · Journalists of the press agencies and online information services will also strike over the same period and will be joined by freelances, external editors and correspondents · In the broadcasting sector, journalists will strike on 7 and 8 October. Only short news flashes will be broadcast, including references to the on-going industrial action. A meeting between the journalists’ union and the employers association was held on 22 September when talks broke down over the issue of freelance or autonomous workers in the sector. The union opposed the employers’ action in taking off the table an earlier proposal on the issue. Union concerns stem from the worrying trend within the sector where regular employment contracts have dramatically declined in recent years. “Journalists who have precarious employment conditions, and whose social rights are ignored cannot be expected to provide quality journalism,” said König. ‘Today we have too many ‘forced freelances’ who need to be included in collective bargaining in order to have a minimum level of social protection”. The confrontation has become inevitable following the refusal by employers to adapt the Italian law on short-term contracts (Legge 30) to the media sector, where the consequences of the labour market deregulation are devastating say the unions. According to the FNSI, the conflict might be “difficult and certainly not brief”. “We know that these strikes may harm to the industry and will deprive citizen from information”, said Paolo Serventi-Longhi, the General Secretary of the FNSI, “but we have to defend our professional rights and social conditions. The future of the profession and the right of the public to have accurate and quality information depends on this”.

@fnsisocial

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