Siddi e Serventi: "Casini ha sconfessato chi ha paura dei media"
ANSA 9 luglio 2002 - ''Il politico che vive con angoscia l'informazione vuol dire che ha già perso perché non ha la serenità sufficiente per fare politica. Se si vuole vincere bisogna accettare il vaglio critico dell'informazione a trecentosessanta gradi". E' quanto ha affermato Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, inaugurando, alla presenza del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, la nuova sede della Stampa estera, in Via dell'Umiltà, a Roma. Casini ha affrontato il tema dell'informazione ''che è liberta'', sottolineando il valore del pluralismo. ''La stampa estera - ha affermato Casini - abbina la buona fede alla professionalità. Due ingredienti che - ha sottolineato - sono fondamentali e presupposti per il successo editoriale. Dove c'è pluralismo e diversità delle voci a confronto in televisione, come sulla carta stampata si registra attenzione da parte dell'ascoltatore e del lettore''. Il Presidente e il Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi comunicano: "Finalmente parole piene di verità sull’informazione del nostro Paese. Il Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, sottolineando oggi il ruolo insostituibile e fondamentale del sistema dell’informazione in un Paese democratico, e avvertendo il mondo politico a non avere paura del vaglio critico del sistema dei media, ha nei fatti sconfessato quella lunga sequela di attacchi e polemiche che hanno avvelenato i rapporti tra mondo dell’informazione e mondo della politica in questi ultimi mesi. Il sindacato dei giornalisti italiani, dai pesanti tentativi di intimidire e censurare i media durante e dopo i fatti di Genova, al caso Rai, nella vicenda dell’assassinio del professor Biagi e nelle polemiche che hanno portato alle dimissioni del ministro dell’Interno, è sempre stato in prima fila nel denunciare gli scomposti e, nella maggioranza dei casi, immotivati attacchi al sistema dei media. Secondo il Presidente e il Segretario Generale della Fnsi, i compiti sono diversi. I giornali e i giornalisti hanno il dovere di fornire tutti gli elementi di conoscenza e di critica derivanti dalle parole e dall’agire dei politici. Questi ultimi devono sapere sempre che le responsabilità di parole e scelte appartengono ad essi ed è di tutta evidenza che quindi - come ha detto il Presidente della Camera – "chi ha paura dell’informazione ha già perso in partenza". Speriamo che su questi temi, che richiamano l’esigenza di un’informazione di qualità riflettano meglio, e di più, i politici, ma anche gli editori che spesso dimenticano la funzione pubblica dell’impresa giornalistica, privilegiandone solo la dimensione mercantile".