Siddi agli Industriali: "Il pluralismo dell'informazione è una risorsa"
Serventi Longhi: "Ciampi ha ragione, disgustosi alcuni talk show televisivi"
"Il pluralismo dell’informazione è una risorsa non un bene astratto. E’ importante che oggi, lo dichiarino apertamente uomini della Confindustria di primo piano, sottraendo il tema ad una logora discussione di schieramenti. Ed è una buona notizia l’annuncio di un convegno per una riflessione del mondo imprenditoriale sul pluralismo e sulla libertà di stampa, fatta oggi dal Presidente dell’Unione degli Industriali di Roma, Giancarlo Elia Valori, nella sua relazione annuale". E’ quanto ha dichiarato Franco Siddi, Presidente della Fnsi, a conclusione dell’Assemblea generale degli Industriali romani che ha seguito con il Segretario generale aggiunto Giovanni Rossi. “L’iniziativa degli imprenditori romani di mettere al centro il tema del pluralismo e dell’autonomia dell’informazione, non sempre adeguatamente considerata nonostante gli autorevoli ripetuti richiami del Capo dello Stato, è un buon segnale ed è motivo di sicuro interesse per la Fnsi. E’ auspicabile – hanno poi affermato insieme Siddi e Rossi - che il convegno degli Industriali sia da stimolo anche per il sistema delle imprese editoriali per l’apertura verso una svolta coerente con indirizzi di carattere qualitativo che assumono l’informazione e i soggetti che sono protagonisti, a cominciare dai giornalisti, come un fattore decisivo dello sviluppo. Su questa base non mancherebbe certo il contributo creativo dei giornalisti della Fnsi. La formazione e le condizioni di lavoro dei giornalisti, la corretta considerazione della loro attività sono i pilastri di quell’informazione libera e trasparente, auspicata da Valori per la completa libertà del sistema economico e per la buona salute della democrazia”. Sui temi dell'informazione è intervenuto anche il Segretario generale della Fnsi. "Ciampi ha ragione. Sono assolutamente convinto che nell'informazione degli ultime mesi vi sia stato un eccesso di spettacolarizzazione e di insistenza su alcuni episodi di cronaca che hanno riguardato i minori". E' il commento di Paolo Serventi Longhi alle parole del presidente della Repubblica sullo spazio che i mass media danno alla violenza. "In particolare - aggiunge Serventi - giudico disgustosi alcuni talk show televisivi trasmessi il pomeriggio o in prima serata nei quali per ore si insiste con toni che sfiorano il morboso. Altra cosa è il diritto di cronaca, che noi difendiamo strenuamente e che da molti direttori e tantissimi colleghi dell'emittenza radiotelevisiva e della carta stampata è stato esercitato correttamente. Ci vuole autocritica e senso di responsabilità' di fronte ai richiami del Capo dello Stato alla libertà di informazione, al diritto di cronaca e all'equilibrio nel trattare argomenti cosi' delicata".