Il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Sono contento che gli Editori della carta stampata abbiano oggi raffigurato un quadro positivo e ottimista della situazione del settore.
Forse, avrebbero fatto bene a sottolineare che i risultati dei bilanci, ottenuti nonostante lo squilibrio nelle ripartizioni delle risorse pubblicitarie e l’assenza di una seria normativa antitrust, sono il frutto dell’impegno quotidiano di migliaia di lavoratori, a cominciare dai giornalisti. Un impegno professionale che, per la stragrande maggioranza della categoria, è fortemente aumentato negli ultimi anni in coincidenza con la perdita di migliaia di posti di lavoro di poligrafici e tecnici. Ma questo impegno non viene riconosciuto e i giornalisti restano senza contratto. Sarebbe ora per la Fieg di cambiare registro e di creare le condizioni perché le innovazioni e le fantasie editoriali tanto decantate, producano risultati migliori in un clima di ritrovata intesa sindacale”. Dopo aver assistito alla presentazione dello studio annuale sui bilanci delle imprese editrici dei giornali fatta oggi dalla Fieg, il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi ha dichiarato: “Colpisce la fine ironia del Presidente della Fieg Biancheri. Nel commentare lo stallo su cui si trova la vertenza per il rinnovo del contratto dei giornalisti, l’Ambasciatore Boris Biancheri ha voluto ricorrere a un paradosso giudicando prova di forza l’azione della FNSI solo perché reclama il rinnovo del contratto dei giornalisti scaduto da un anno. Non fosse per la buona conoscenza che si ha di lui, dovremmo dire che è successo qualcosa di inconsueto e di incomprensibile. Questa storia ricorda la favola del lupo e dell’agnello. Quella del Presidente della Fieg rimane una battuta, visto come la Fieg resta vittima del braccio di ferro dei gruppi editoriali più oltranzisti, più determinati a negare il negoziato contrattuale. Il Presidente Biancheri sa bene quali siano le aperture e le possibilità di dialogo dichiarate più volte dal Sindacato dei giornalisti sul metodo della trattativa. I dati di tenuta del sistema della carta stampata in Italia, e anzi i segnali di positività illustrati stamani con i bilanci delle aziende editoriali, rendono incomprensibile come e perché la Fieg abbia sin qui deciso di inasprire la vertenza e non voglia riconoscere che anche i giornalisti debbono recuperare il contributo di produttività di propria competenza. Il negoziato per un contratto di lavoro equo è condizione di serenità e di sostegno a reali politiche di sviluppo di tutto il sistema, che sarà chiamato nei prossimi mesi a trovare convergenze di interessi per processi di riforma avanzata in termini di democrazia, anche economica. Chi vuole vorrà ancora lo scontro, sa che i giornalisti non staranno a guardare”. BIANCHERI, SITUAZIONE DI STALLO PER CONTRATTO ''Siamo in una situazione di stallo''. Così il presidente della Fieg, Boris Biancheri, commenta lo stato delle trattative con la Fnsi sul contratto dei giornalisti. ''Quello che posso dire - ha aggiunto Biancheri a margine della presentazione dello studio sulla stampa in Italia - è che la politica di forza della Fnsi non ha giovati ad una soluzione di questo tavolo''. (ANSA)