La decisione dei nuovi editori di Sardegna Uno Tv di non partecipare all’incontro convocato dal Prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, non fa che confermare l’inconsistenza e l’inaffidabilità dell’attuale gruppo dirigente. Dopo aver chiesto un rinvio del primo incontro, convocato dal Prefetto il 10 dicembre scorso, l’azienda ha deciso di disertare le successive convocazioni del 16 e del 18 dicembre, per la decisione dei lavoratori di proclamare una giornata di sciopero in concomitanza con l’appuntamento in Prefettura.
Si tratta evidentemente di un pretesto. Giornalisti e personale tecnico di Sardegna Uno esercitano un loro sacrosanto diritto, garantito dalla Costituzione e dallo Statuto dei Lavoratori.
La verità è un’altra. I nuovi soci, ieri come oggi, non hanno argomenti validi da portare al tavolo istituzionale. L’azienda continua a non dare risposte sul pagamento delle spettanze arretrate (due stipendi, due tredicesime e una quattordicesima), il piano di rilancio, i contratti di solidarietà, il piano societario. In questi quattro mesi i nuovi soci si sono segnalati solo per alcuni atti ritorsivi nei confronti di colleghi colpevoli di lesa maestà per aver rilasciato fastidiose dichiarazioni alla stampa.
Il personale dell’emittente ha deciso oggi, responsabilmente, di rientrare al lavoro per cercare di tenere in vita l'azienda, riservandosi di mettere in atto nuove azioni di protesta e nuove iniziative per la tutela dei propri diritti in tutte le sedi. Cagliari 19 Dicembre 2013
LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI RSU e CDR
SLC-CGIL FNSI