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Internazionale 19 Feb 2009

Russia, tutti assolti gli imputati per l'uccisione della giornalista Anna Politkovskaia La Fnsi: "Situazione intollerabile, in Russia la libertà di stampa si può pagare con la morte" Riparte l'indagine. Amnesty: "Scoprire la verità"

La giuria ha dichiarato innocenti tutti e quattro gli imputati per l'uccisione della giornalista d'opposizione Anna Politkovskaia. I dodici giurati, dopo circa tre ore di camera di consiglio, hanno ritenuto non provate le responsabilità degli imputati

La giuria ha dichiarato innocenti tutti e quattro gli imputati per l'uccisione della giornalista d'opposizione Anna Politkovskaia. I dodici giurati, dopo circa tre ore di camera di consiglio, hanno ritenuto non provate le responsabilità degli imputati

Si tratta dell'ex dirigente della polizia moscovita Serghei Khadzhikurbanov, accusato di essere l'organizzatore del delitto per conto di un mandante non ancora identificato; dei fratelli ceceni Dzhabrail e Ibragim Makhmudov, presunti 'pedinatori' della giornalista - un terzo fratello, Rustan, è ricercato all'estero come presunto killer). Al quarto imputato, l'ex colonnello dei servizi segreti Pavel Riaguzov, erano contestati reati minori insieme allo stesso Khadzhkurbanov: abuso d'ufficio ed estorsione. Riaguzov, in particolare, avrebbe fornito l'indirizzo della Politkovskaia al gruppo ceceno secondo l'accusa, che esce però sonoramente sconfitta dal verdetto. L'accusa ha già annunciato ricorso. "Abbiamo intenzione di impugnare la sentenza per le violazioni verificatesi nel corso del processo", ha dichiarato all'agenzia Itar-Tass il procuratore Vera Paskovskaia, aggiungendo che a suo avviso tali violazioni ci sono state praticamente tutti i giorni. L'AVVOCATO DELLA FAMIGLIA CRITICA GLI INQUIRENTI - "Nessuna sorpresa": è la prima reazione di Anna Moshalenko, uno degli avvocati della famiglia Politkovskaia, al verdetto di non colpevolezza espresso oggi dalla giuria nei confronti di tutti gli imputati. Commentando la decisione alla Radio Eco di Mosca, il legale ha criticato l'operato degli inquirenti nella fase di acquisizione delle prove, per la mancata individuazione del mandante e per non aver saputo portare sul banco degli imputati il killer. L'avvocato ha annunciato una conferenza stampa nella sede dell'agenzia Interfax. IMPUTATI LIBERI, CHIEDERANNO DANNI Il presidente della corte militare Ievgheni Zubov ha deciso di liberare gli imputati del processo per l'ucccisione della giornalista Anna Politkovskaia dopo che la giuria ha pronunciato il verdetto di non colpevolezza. Lo riferisce l'agenzia Interfax. Uno dei loro difensori, Murat Musiaev, ha annunciato che chiederanno un risarcimento per essere stati ingiustamente incarcerati. (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “E’ sconcertante e grave che gli assassini dei giornalisti in Russia continuino a restare impuniti. La sentenza che ha assolto tutti gli imputati dell’omicidio di Anna Politkovskaya conferma il favore di cui gode in Russia chi si è macchiato di un crimine enorme: l’uccisione di una giornalista “normale”, ancor più che coraggiosa, che ha preteso di raccontare vicende importanti e delicate della vita del proprio Paese, attentati ai diritti civili, la verità dei fatti osservati, trovandosi solo per questo nel mirino. Anna Politkovskaya è una martire e un simbolo dell’impegno professionale per la libertà d’informazione, su cui tutto il mondo deve tenere accesi i riflettori per esigere dalla giustizia russa una svolta. Sono oltre 200 i giornalisti morti ammazzati negli ultimi 15 anni in Russia. Un anno e mezzo fa i giornalisti di tutto il mondo, durante il congresso della Federazione Internazionale (IFJ) a Mosca, visitarono l’orribile mostra dedicata ai colleghi che erano caduti senza che per loro fosse mai stato punito un colpevole, e denunciarono con sdegno la delicata condizione in cui erano costretti ad operare i giornalisti russi. Gli “scomodi” (per i poteri forti, per le mafie, per i servizi segreti?) erano ad alto rischio. Si è creata una rete di solidarietà internazionale alla quale la Fnsi continua a partecipare, perché sdegno, orrore, potere della denuncia abbiano comunque cittadinanza nei media del mondo e perché la comunità internazionale si assuma le sue responsabilità affinché in Russia cada la regola dell’impunità, di fatto sin qui affermata. Certamente sgomenta la sentenza di ieri perché certifica ancora una volta l’assenza di un colpevole, mentre giornalisti testimoni di verità continuano a cadere per l’unica colpa di aver raccontato gli abusi, le proteste, i diritti civili violati. Proprio un mese fa era stata uccisa in un agguato Anastasia Baburova, praticante nello stesso giornale di Anna Politkovskaya, la Novaya Gazeta, e considerata sua erede. Si tratta di una situazione intollerabile. Il pubblico ha diritto di protestare e i giornalisti hanno il dovere di riferirne e di informare i cittadini: un’opera normale in un Paese civile, in Russia sta diventando una provocazione che si può pagare con la morte. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprime solidarietà ai colleghi russi e al loro sindacato, resta al fianco del movimento internazionale dei giornalisti e invita le autorità del nostro Paese a far conoscere alle autorità russe i sensi della diffusa critica e dello sgomento dell’opinione pubblica italiana.” POLITKOVSKAIA, RIPARTE INDAGINE Riparte daccapo l'inchiesta sull'omicidio della giornalista di opposizione Anna Politkovskaia, uccisa il 7 ottobre 2006 a Mosca nell'ascensore di casa. Lo riferiscono le agenzie. La corte militare della capitale ha infatti deciso di restituire al comitato investigativo presso la procura generale il fascicolo d'inchiesta sul caso dopo che ieri la giuria del processo ha pronunciato un verdetto di non colpevolezza per tutti gli imputati. "Dato che i giurati hanno deciso che i fratelli (Dzhabrail e Ibragim) Makhmudov e Serghei Khadzhikurbanov non sono implicati in questo crimine, il caso deve essere rinviato al comitato d'indagine della procura russa, con lo scopo di individuare le persone coinvolte in questo delitto", ha dichiarato il presidente Ievgheni Zubov. I giudici togati si sono ritirati per emettere la sentenza assolutoria sulla base del verdetto di ieri. (ANSA) AMNESTY INTERNATIONAL: "SCOPRIRE LA VERITA'" "Le indagini sull'omicidio della giornalista e attivista per i diritti umani Anna Politkovskaia devono continuare con rinnovato vigore", ha dichiarato Amnesty International dopo che la giuria di un tribunale militare distrettuale di Mosca ha assolto tutti gli imputati sotto processo perché coinvolti nell'omicidio. "Sollecitiamo le autorità russe a non fermarsi qui ma a continuare le indagini sull'assassinio e a portare di fronte alla giustizia tutti coloro che sono coinvolti, compresi l'esecutore materiale e i mandanti", ha dichiarato Nicola Duckworth, direttrice del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. "La fine del processo non solleva le autorità dal dovere di trovare l'assassino e coloro lo difendono", ha continuato Nicola Duckworth. "Facendo giustizia per l'assassinio di Anna Politkovskaia, le autorità russe mostreranno la volontà politica di porre fine alla repressione nei confronti dei difensori dei diritti umani". (ANSA)

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