Dopo mesi di mobilitazione, volge al peggio la vicenda dell’emittente capitolina RomaUno. “Da un paio di giorni il segnale è spento”, avverte Stampa romana che in una nota parla di “punto di non ritorno” e chiede l’intervento delle istituzioni locali.
"Da un paio di giorni Roma Uno - unica tv privata all
news radicata nella capitale - non dà segni di vita. Il canale 11 si apre sul
nero: è stato staccato perché l'azienda, morosa da tempo, non paga chi gestisce
il ponte di trasmissione". A dare la notizia è l'Associazione stampa
romana, che in una nota parla di "punto di non ritorno. I colleghi sono
lì, nella sede di via Groenlandia, e non possono andare in diretta, non possono
chiudere i pezzi televisivi, non possono raccontare il territorio".
I giornalisti e i lavoratori "continueranno la loro mobilitazione - scrive
il segretario dell’Asr, Lazzaro Pappagallo - e attendono un chiaro segnale da
parte dei nuovi imprenditori, dopo una serie di incontri in cui l'unica cosa
verosimile pare un drastico ridimensionamento degli organici. Per il momento
sanno solo che gli stipendi, ridotti dalla solidarietà, non sono pagati da tre
mesi e che non si va più in onda".
L'Associazione stampa romana chiede quindi “solidarietà e sostegno a tutti
coloro i quali in questi lunghi anni di trasmissione hanno apprezzato serietà,
impegno, dedizione e pluralismo di Roma Uno” e un intervento della Regione
Lazio, del commissario di Roma Capitale, Tronca, e del prefetto Gabrielli “per
non disperdere questa preziosa risorsa del giornalismo della città”.