«In ogni provvedimento la maggioranza di governo non si lascia scappare l'occasione per limitare il lavoro dei giornalisti e la libertà di stampa. È così anche per gran parte degli oltre 160 emendamenti che chiedono una messa a punto del disegno di legge del Guardasigilli Carlo Nordio». Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
«L'ulteriore stretta sulla stampa, alla quale si vorrebbe imporre, fra l'altro, di "limitare la pubblicazione degli atti di indagine", non è che l'ennesimo tentativo di autoprotezione. Tra multe, ammende, richieste di decadenza dall'erogazione di contributi e finanziamenti statali per le testate che pubblicano atti coperti da segreto istruttorio, questi emendamenti sono tutti un fiorire di azioni contro la libertà di stampa, nella convinzione autotutelante che i cittadini non debbano sapere», incalza Costante.
«Non possiamo che trovarci d'accordo – conclude la segretaria generale Fnsi – con le parole più volte espresse dal procuratore Nicola Gratteri, secondo cui norme così congegnate non tutelano i cittadini, bensì il potere».