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Cronaca 06 Gen 2008

Rifiuti, al presidio di Pianura aggredito un giornalista della Rai Solidarietà e preoccupazione dal Cdr del Tg3

Scontri a Pianura tra manifestanti e forze dell'ordine all'arrivo dei camion destinati all'allestimento del sito di stoccaggio. Due i feriti lievi soccorsi dal 118

Scontri a Pianura tra manifestanti e forze dell'ordine all'arrivo dei camion destinati all'allestimento del sito di stoccaggio. Due i feriti lievi soccorsi dal 118

Uno di questi, ancora al presidio, racconta: 'avevo le mani alzate, ma ho ricevuto due colpi di manganello uno sulla testa l'altro sulla schiena'.Nessuno scontro, 'sono scappati vedendoci arrivare', ha detto il dirigente di polizia Alberto Francini. Un manifestante col volto coperto ha aggredito un giornalista della Rai. (ANSA) Il Comitato di redazione del Tg3 esprime, in una nota, solidarieta' e preoccupazione per l'aggressione del collega Gianni Bianco avvenuta durante la diretta di primo Piano sul grave problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania. ''Schiaffi e spintoni - sottolinea la rappresentanza sindacale - per un collega che in questi giorni ha dato voce a tutte le parti in causa, raccontando i fatti in maniera obiettiva. L'aggressione sicuramente e' partita da persone che nulla hanno a che vedere con i cittadini che subiscono in silenzio un problema drammatica. La nostra testata, come sempre, sta dalla parte di chi e' vittima delle inefficienze, dalla parte dei cittadini che chiedono risposte a diritti legittimi come cercare una soluzione per lo smaltimento dei rifiuti di napoli e dintorni. La 'munnezza' incendiata e' sulle prime pagine di mezzo mondo ed e' ora che si trovi una soluzione definitiva, una volta per tutte''. ''Noi del Tg3 - prosegue il Cdr - cerchiamo di raccontare i fatti, solo i fatti e sarebbe estremamente umiliante dover chiedere il ritiro dei nostri inviati da Napoli per l'impossibilita' di lavorare. da troppo tempo non arrivano risposte alle legittime aspettative di chi vorrebbe cercare di vivere in un Paese civile. Come Cdr del Tg3 siamo vicini a tutte queste persone. Domandare e' lecito, rispondere e' cortesia ma fare e' un dovere per le istituzioni''. (ANSA) Sempre peggio a Pianura, la banlieu di Napoli in guerra contro la discarica: un'altra giornata di proteste, ma soprattutto di guerriglia, con aggressioni a mezzi e uomini delle forze dell'ordine ed ambulanze, assalti a sedi di partito (An e Margherita), violenze contro la troupe del Tg1 e il giornalista Gianni Bianco, colpito in diretta durante il collegamento a 'Primo Piano' del Tg3. La linea Maginot del no a tutti i costi alla discarica mescola cittadini spaventati dall'arrivo di tonnellate e tonnellate di spazzatura da possibili strumentalizzazioni. Non usa mezzi termini, ad esempio, Luigi Cuomo, coordinatore delle associazioni antiracket di Napoli. Ha denunciato che i commercianti della zona sono stati costretti ad abbassare le saracinesche. Poi va oltre. ''La battaglia di civilta' contro la discarica di Pianura - sottolinea - rischia di essere vanificata dalla presenza della criminalita' e della camorra che e' scesa in campo cercando di guidare il movimento. Con la camorra noi perdiamo la battaglia''. Visi coperti, una parte dei manifestanti lancia sassi contro le forze dell'ordine. Due poliziotti restano feriti. Pugni contro camionette di polizia e carabinieri, un mezzo sbanda prima di allontanarsi dall'epicentro della protesta. Gli agenti rispondono, la tensione sale alle stelle. Auto che si trovano parcheggiate vengono capovolte. I residenti del quartiere urlano che il loro no alla discarica vuole essere una forma di dissenso civile ma la violenza sembra annacquare queste ragioni. Si susseguono i blocchi stradali, viene occupata la ferrovia Roma-Napoli. Uno stop and go che, se possibile, aumenta ulteriormente i disagi. Il quartiere e' isolato, cosi' come centri vicini come Quarto e Pozzuoli, la citta' e' sulle prime pagine e in apertura dei telegiornali come simbolo di un problema irrisolto da quattordici anni. Un operatore del 118 viene aggredito mentre cerca di prestare soccorso a un ragazzo della zona. Anche le attivita' normali divengono impossibili. I cortei paralizzano il traffico, i blocchi imprigionano chi vorrebbe uscire dalla zona. Ma non c'e' affatto solo la guerra di Pianura. Non si raccoglie la spazzatura dalle strade, nel Napoletano e nel Casertano anche da 15 giorni. Ma i cumuli sono evidenti anche a Napoli citta', nel centro. Del resto non sarebbe possibile prendere la spazzatura da terra. Gli impianti di cdr sono chiusi perche' non si sa dove portare i rifiuti lavorati. Non c'e' un'alternativa al sito di Taverna del Re, a Giugliano, diventato mega deposito delle ecoballe. Si cerca disperatamente di individuare siti di stoccaggio. Ma la spazzatura invade le strade, cumuli sono visibili davanti alle scuole. A San Giorgio a Cremano - dove oggi c'e' stata una manifestazione di un gruppo di una ventina di persone con il volto coperto che hanno riversato in strada il contenuto dei cassonetti d'immondizia - ed a Caserta lunedi' le scuole non riapriranno dopo la pausa delle festivita'. Una decisione a tempo indeterminato. A Volla, per il momento, lo stop e' di tre giorni ma in tutti i Comuni nelle prossime ore si valuteranno le iniziative da adottare. Un quadro caotico tanto che l'assessore regionale all'Istruzione, Corrado Gabriele, annuncia l'ipotesi di rivedere il calendario scolastico ''per prolungare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado site nei Comuni maggiormente colpiti dall'emergenza rifiuti''. Provvedimenti d'emergenza a tutela della salute pubblica. E intanto, Pianura si prepara a vivere la prossima notte, tra attese e tensioni. (ANSA)

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