Le lavoratrici e i lavoratori di Rete7 Spa, riunitisi in assemblea in data odierna, valutano positivamente la rinnovata disponibilità dell'azienda a ricorrere allo strumento del contratto di solidarietà, ammortizzatore sociale che era stato scartato nella prima fase della trattativa. Considerano però essenziale che, così come già previsto nell'accordo in scadenza, venga mantenuto l'anticipo del trattamento da parte dell'azienda, anche e soprattutto in ragione della manifestata volontà di aumentare la percentuale di solidarietà.
L'indisponibilità a fare fronte all'anticipo condannerebbe i lavoratori a vedersi pressoché dimezzato lo stipendio per un tempo stimabile in quasi un anno.
Ritengono inoltre che Rete7, azienda leader a livello regionale nel settore, possa fare fronte alla richiesta di anticipo avanzata dai lavoratori e dai loro rappresentanti, anche in virtù degli assetti societari che vedono importanti soggetti interessati. Proprio per questo, se non si rimuovono le pregiudiziali che hanno determinato tale indisponibilità, i lavoratori tecnici, amministrativi e giornalisti, all'unanimità, hanno deciso di proclamare una giornata di sciopero con presidio in occasione dell'incontro già convocato in sede regionale per il giorno 7 dicembre 2012.
Augurandosi sin da ora che, a fronte dei sacrifici che i lavoratori si rendono disponibili ad affrontare per salvare Rete7, si determini un cambio di posizione da parte dell'azienda, al fine di evitare un conflitto che si ritiene superabile.
Approvato all'unanimità dall'assemblea dei lavoratori
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL ASER FNSI
Bologna, 29 novembre 2012
BOLOGNA - IL VERTICE IN REGIONE SI È CONCLUSO CON UN RINVIO
ÈTV: SI TRATTA ANCORA PER IL RINNOVO DELLA SOLIDARIETÀ
Il via libera al rinnovo, per un anno, dei contratti di solidarietà per il personale di Ètv (poligrafici e giornalisti) slitta al 7 dicembre. L'incontro di oggi sindacati-azienda in Regione a Bologna si è concluso con un rinvio per approfondire l'applicazione dell'ammortizzatore. Uno dei punti dirimenti ruota attorno
alla richiesta che l'azienda anticipi la quota di salario a cui il personale rinuncia (il 50% circa) in attesa di riaverla dall'Inpgi (che a sua volta deve attenderla dall'Inps). I tempi di questa procedura sono lunghi e per questo i sindacati chiedono che l'azienda anticipi queste quote di stipendio.
Inoltre, si chiede di fissare una quota di stipendio minima. È stato comunque esplicitato che l'obiettivo a cui si tende è quello di altri 12 mesi di contratti di solidarietà e dunque alla scadenza degli attuali (1 dicembre) non ci saranno scossoni o licenziamenti in attesa dell'incontro fissato per il 7, quando si confida di chiudere l'intesa. Tra le altre operazioni all'orizzonte ci sarebbe un trasferimento di Ètv dall'attuale sede di Bologna, ma senza lasciare l'area del quadrante nord della città; inoltre, si ipotizza di trasferire su Reggio Emilia alcune attività di 'confezionamento' dei programmi, tg compresi.
Uno dei timori della vigilia era relativo allo spezzettamento della società, Rete 7 spa, in più società satellite (si è parlato inizialmente di una newco a Bologna, Modena e Reggio e di una società che manterrebbe il controllo della frequenza). A quanto si è appreso la prospettiva dello scorporo è stata ridimensionata rispetto ai timori iniziali, ma resta la volontà della proprietà dell'emittente di separare chi immette i contenuti da chi controlla la frequenza. E questo prospetta almeno un riassetto su due società.
All'incontro di oggi la Regione avrebbe anche chiesto conto a Rete 7 delle proposte ricevute da altri soggetti imprenditoriali; pare che alcuni interessi sull'emittente siano stati esplicitati anche a viale Aldo Moro, ma trattative relative al cambio della guardia al timone dell'azienda sono state escluse. Potrebbe però essere solo una 'pausa': la cordata riferita ad 'Unifica' di Gianluca Muratori per ora rimarrebbe alla finestra in attesa di capire come e quanto si modificherà la gestione di Ètv e il suo organico. (BOLOGNA, 26 NOVEMBRE - DIRE)