Apprendiamo con stupore e preoccupazione, che nei giorni scorsi, in Rete7, si sono verificati fatti che riteniamo gravissimi e per noi, del tutto inaccettabili in merito alla proclamazione di sciopero fatta unitariamente da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fnsi e Aser.
In particolare, ci viene riferito che all’indomani della proclamazione di sciopero e prima della sua effettuazione, siano state fatte pressioni psicologiche, finanche minacce di immediate lettere di licenziamento, che hanno creato un clima da caccia alle streghe.
Rammentiamo che la decisione di attivare lo stato di agitazione in azienda è stata presa all’unanimità dai lavoratori dipendenti e dai giornalisti congiuntamente, per la giusta rivendicazione di salvaguardare l’intero perimetro aziendale e dopo che l’azienda, presso l’organo istituzionale della Regione, aveva ribadito, nonostante l’invito motivato, pervenuto dai funzionari regionali a rinnovare il contratto di solidarietà, che intendeva avvalersi esclusivamente della Cassa Integrazione in deroga nominativa.
Ma i fatti accaduti in queste ore, alla luce anche della pressoché totale adesione dei lavoratori allo sciopero, riteniamo siano ancora più gravi ed intollerabili, perché lesivi dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori che hanno scioperato in questi giorni.
E’ accaduto infatti che personale esterno all’azienda e quindi non dipendente di RETE7, abbia sostituito il personale tecnico e giornalistico di RETE7, in diversi programmi televisivi, quali ad esempio la rassegna stampa del mattino, il TG, “SportToDay”.
Siamo pertanto a denunciare e censurare l’azienda circa l’accaduto, invitandola per il futuro ad evitare atteggiamenti simili e nel contempo a segnalare che difenderemo in ogni sede il diritto dei lavoratori a non vedersi sostituiti durante i legittimi scioperi, inficiando le loro azioni di lotta. Bologna, 14 Novembre 2012
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL
FNSI ASER
RETE7: L'AZIENDA NON SENTE RAGIONI SU PIANI ALTERNATIVI
A CASSA INTEGRAZIONE E A SMEMBRAMENTO DEL GRUPPO
A seguito della manifestata volontà dell'azienda Rete7 Spa di non volere considerare piani alternativi (auspicati peraltro dalle Autorità Istituzionali preposte) alla cassa integrazione nominativa come unico ammortizzatore sociale, e allo smembramento del gruppo radiotelevisivo, i lavoratori tecnici ed amministrativi e i giornalisti dichiarano lo stato di agitazione e, contestualmente, proclamano due giornate di sciopero per l'intero turno di lavoro.
Tecnici e amministrativi si asterranno dal lavoro nelle giornate di domenica 11 e lunedì 12 novembre 2012, garantendo, come previsto dal Contratto integrativo di lavoro, il solo presidio della sala di emissione (intendendo con ciò escluso qualsiasi altro intervento nell'attività produttiva del gruppo E'TV). I giornalisti si asterranno dal lavoro nelle giornate di lunedì 12 novembre e martedì 13 novembre.
I lavoratori si dichiarano altresì pronti alla riapertura della trattativa ad un tavolo istituzionale, auspicando una rapida e condivisa soluzione dei problemi del gruppo attraverso un convincente piano industriale che salvaguardi l'occupazione e l'integrità aziendale.
STATO DI AGITAZIONE PROCLAMATO DA ASER E RAPPRESENTANZE SINDACALI
RETE 7 SPA VERSO UNO SCORPORO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Al tavolo sindacale convocato ieri presso la Regione Emilia-Romagna, Rete 7 Spa ha comunicato l'intenzione dell'assemblea dei soci di procedere a uno scorporo delle attività produttive, che porterebbe di fatto a uno smembramento dell'emittente, paventando la dismissione di un patrimonio storico dell'informazione regionale.
Di fronte alla sollecitazione proveniente anche dalla Regione di prorogare i contratti di solidarietà, nell'intento di definire con il Sindacato una soluzione condivisa che mantenga l'integrità aziendale, Rete7 si è dichiarata indisponibile, manifestando l'esclusiva volontà di ricorrere alla cassa integrazione nominativa a partire dal primo dicembre prossimo.
Le rappresentanze sindacali interne, congiuntamente ad ASER, SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, pertanto proclamano unitariamente lo stato di agitazione, predisponendo un pacchetto di iniziative di lotta da effettuarsi a partire già dalle prossime ore. Bologna, 7 novembre 2012