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Servizio pubblico 11 Mag 2015

Rai, Usigrai al Dg Gubitosi: "Per vincere le sfide servono idee nuove e investimenti, ingredienti finora negati"

"Per vincere le sfide servono idee editoriali, strategie innovative, investimenti e risorse sul prodotto. Tutti ingredienti che il Dg della Rai in questi anni di suo mandato ha negato. Del resto il Direttore Generale ci ha abituati a slogan senza contenuti", inizia così una nota dell'esecutivo dell'Usigrai intervenuto dopo le dichiarazioni del direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi.

"Per vincere le sfide servono idee editoriali, strategie innovative, investimenti e risorse sul prodotto. Tutti ingredienti che il Dg della Rai in questi anni di suo mandato ha negato. Del resto il Direttore Generale ci ha abituati a slogan senza contenuti", inizia così una nota dell'esecutivo dell'Usigrai intervenuto dopo le dichiarazioni del direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi.

"Il merito? Siamo d'accordo con lui. Ma dica come intende riconoscerlo. Anche perché - continua la nota del sindacato dei giornalisti Rai - fino a ora le uniche proposte per introdurre meritocrazia sono quelle fatte da noi, dal sindacato. Lui era, ed è tuttora, impegnato a cercare risorse esterne da contrattualizzare con i soldi dei cittadini, e ignorando del tutto i meriti dei giornalisti della Rai.
Sul Contratto giornalistico l'Usigrai ha presentato una piattaforma innovativa e riformatrice. Ci auguriamo che su questo il Dg voglia un confronto serio e rapido. Non come sulla riorganizzazione aziendale dove, di fronte alla proposta Usigrai, il capo azienda accampa scuse per evitare il tavolo sindacale, avendo come unico obiettivo l'assegnazione di poltrone e non la realizzazione di un progetto che rinnovi e valorizzi l'informazione".
"Quella del Dg della Rai - prosegue la nota stampa - è una provocazione, e un insulto alla verità dei fatti. Il Dg parla di merito e prodotto? E allora andiamo al pratico. Due mesi fa 2 colleghi Rai chiesero di andare in trasferta in Libia per una intervista in esclusiva al generale Haftar. La Rai negò l'autorizzazione accampando motivazioni di sicurezza, anche se i colleghi avanzarono ampie rassicurazioni al riguardo. Oggi, dopo 2 mesi, quella intervista va in onda in Rai ma effettuata da un collaboratore esterno. È questo il merito di cui parla il Dg? Sono questi gli investimenti sul prodotto? E questi anche i risparmi del Dg? Come abbiamo denunciato in Commissione di Vigilanza mercoledì scorso, siamo ormai alla esternalizzazione della figura dell'inviato. Prima di parlare di sfide da vincere, il Dg dica a beneficio di chi e di cosa permette episodi gravi come questi".

@fnsisocial

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