Rai Sport: l’Assemblea affida al Cdr un pacchetto di tre giorni di sciopero in caso di insoddisfacenti risposte aziendali
Il servizio pubblico, anche in tema di sport, sta vivendo uno dei periodi più delicati della sua storia. Il presente ed il futuro di chi in Rai si occupa di sport, non sono mai stati così in discussione. Di fronte alla nascita di nuove tecnologie, all’incalzare della concorrenza, l’Assemblea di Rai Sport non starà a guardare: lo farà per difendere le proprie professionalità, lo deve fare per tutelare l’idea stessa di servizio pubblico e quanti hanno il diritto di essere informati sulle problematiche non solo tecniche, ma anche politiche e sociali che lo sport ci offre quotidianamente. Nulla finora l’Azienda fa sapere delle sue intenzioni, dei suoi progetti, neppure la direzione di Testata che invece, attraverso interviste rilasciate ad organi d’informazione, lascia intravedere scenari che appaiono poco incoraggianti. Nel giugno 2004 la Rai si dichiarò fuori dal mercato dei diritti del calcio sul Digitale Terrestre sostenendone la scarsa convenienza economica: solo il tempo potrà dirci se ha avuto ragione questa dirigenza Rai o quelle di Mediaset e di La 7. L’Assemblea di Rai Sport chiede all’Azienda e alla direzione di Testata una netta inversione di tendenza rispetto all’acquisizione dei diritti sportivi, alla loro tutela e alla nascita di nuove iniziative editoriali (a prescindere dai diritti stessi) che riportino il ruolo dello sport nel servizio pubblico a quei livelli di qualità che negli anni sono venuti meno e non certo per colpa dei giornalisti Rai. In un campo, quello dei diritti calcistici, nel quale il conflitto di interessi rende obiettivamente non facili le trattative, si chiede all’Azienda di ricoprire fino in fondo il proprio ruolo adottando strategie di rilancio, senza sprechi e regalie ingiustificate. Sin da domenica prossima, intanto, i settori responsabili dell’Azienda si impegnino a tutelare i diritti acquisiti dalla Rai evitando ai giornalisti di Rai Sport di diventare sceriffi sui campi di gioco contrapposti ai colleghi di altre testate, un ruolo questo che a loro non compete. L’Assemblea affida al Cdr di Rai Sport un pacchetto di tre giorni di sciopero da effettuare d’intesa con l’Usigrai in caso di insoddisfacenti risposte aziendali. Roma 18 gennaio 2005 Votato all’unanimità dall’Assemblea di Rai Sport