Rai: Santoro,
pronto a battermi
in tutte le sedi.
Intanto arrivano
provvedimenti disciplinari
2 agosto 2002. ANSA - Dopo l'incontro di ieri con il direttore generale Agostino Saccà, in cui è stato comunicato che ''nel palinsesto autunnale non c'è posto'' né per Santoro né per la ''sua squadra'', il giornalista annuncia oggi che è ''pronto a battersi con tutte le forze e in tutte le sedi per la Rai e per far valere i diritti del pubblico'', se dal prossimo Cda del 30 agosto non emergerà una soluzione positiva della sua vicenda. ''Resto in Rai - ha detto Santoro in una conferenza stampa in corso a Roma nella sede della Fnsi - finché non mi cacciano. Non accetto risoluzioni consensuali del rapporto''. Santoro ha illustrato una lettera inviata al direttore generale Saccà in cui scrive: ''Ieri mi hai comunicato che nel palinsesto autunnale non c'è posto né per me né per la mia squadra. Di conseguenza il gruppo di lavoro di Sciuscià viene condannato alla dispersione senza nessuna certezza per il futuro. Mi auguro che il Consiglio di amministrazione, convocato per il 30 agosto, voglia correggere questa tua impostazione, esercitando appieno le sue prerogative editoriali''. Nella lettera Santoro ribadisce di essere ''pronto ad andare in onda a partire dalla prima settimana di ottobre. Se ciò non ci verrà consentito, mi batterò con tutte le mie forze, in tutte le sedi per far valere, insieme ai miei diritti e a quelli dei miei collaboratori, i diritti del pubblico, al quale sono stati sottratti sia 'Il Fatto' che 'Sciuscià' così come era stato indicato in Bulgaria dal presidente del Consiglio Berlusconi''. 5 agosto 2002 Il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: "Come volevasi dimostrare. Oggi Agostino Saccà ha inviato a Michele Santoro una assurda lettera di contestazione disciplinare che prefigura, per il contenuto delle violazioni addebitate al giornalista, pesanti provvedimenti. In pieno agosto "Sciuscià" diventa una vicenda disciplinare, a causa delle affermazioni di Maurizio Costanzo il 24 maggio e delle critiche alla Regione Sicilia del 16 luglio. Il Direttore Generale della RAI sembra utilizzare l’estate per sbarazzarsi di Michele Santoro, attuando volontà manifestate all’esterno della sua azienda. Si cerca, comunque, di mettere davanti al fatto compiuto il Consiglio di Amministrazione della RAI che il 30 agosto dovrebbe discutere il futuro del conduttore e della redazione di "Sciuscià". Verrebbe voglia di dar ragione a Costanzo sul "tasso" di pluralismo e di libertà all’interno della RAI. Ma il Sindacato deve fare il suo mestiere, che è quello di difendere i colleghi dalle aggressioni delle aziende. Non è la prima volta che la Federazione della Stampa deve intervenire su contestazioni disciplinari senza fondamento; certo è raro che ciò accada di agosto e con tanta virulenza. Lo ripeto, siamo con Santoro così come ci schieriamo a fianco di tutti i giornalisti la cui autonomia è in pericolo. I legali della FNSI sono a disposizione dell'USIGRAI, di Michele Santoro e della sua redazione per qualunque iniziativa ritengano di assumere in difesa del diritto dei cittadini ad una informazione libera e pluralista".