Rai: Roberto Natale (Usigrai) su crisi ascolti e qualità
Non sta nel dato numerico sugli ascolti l’elemento più pesante della serata di ieri per la Rai. Il successo di “Striscia” non nasce oggi, e a Lopez e Solenghi non si poteva chiedere troppo. Grave è il fatto che alla sconfitta sugli ascolti si abbini la rinuncia ad un’offerta diversa. Biagi serviva anche a questo scopo: a dire che un servizio pubblico fornisce al paese occasioni di riflessione sull’attualità anche in prima serata, quando gli altri pensano a fare il pieno di spot con le veline. Ora ci si ritrova con ascolti zoppicanti mentre monta la marea delle critiche sull’abbassamento di qualità del prodotto e sulla perdita di identità del servizio pubblico. Giornalisti molto critici con la precedente gestione Rai – come Massimo Gramellini, Vittorio Feltri, Giuliano Ferrara – hanno scritto nei giorni scorsi parole di fuoco sul livello attuale del servizio pubblico. Dal settimo piano di viale Mazzini non si avvertono i segni di una risposta. Ma non è certo così che la Rai può affrontare l’autunno.