«È urgente una policy Rai per l'utilizzo dei social. Piaccia o no, essere dipendenti del servizio pubblico impone un comportamento pubblico che sia in linea con i valori del Contratto di servizio». Lo afferma l'esecutivo dell'Usigrai ricordando come questa sia una richiesta che i rappresentanti dei giornalisti Rai avanzano da anni.
«Non si può più attendere – incalza l'Usigrai –. I social non sono una zona franca. La Rai è finanziata con i soldi dei cittadini: pertanto le giornaliste e i giornalisti hanno il dovere di essere imparziali, indipendenti e pluralisti nell'esercizio della propria professione, così come in ogni rappresentazione esterna. E una decisione chiara va assunta con urgenza sul controllo editoriale sui social, per evitare – come avvenuto di recente – che le pagine della Rai offrano la vetrina a linguaggi d'odio. Non è una limitazione della libertà: attenersi sempre ai valori del Contratto di Servizio è un dovere».