«Dopo aver giocato per settimane a nascondino su una possibile candidatura alle prossime elezioni regionali in Campania, Gennaro Sangiuliano ha annunciato sui giornali il suo ritorno in politica. In gioco però non c'era la legittima scelta di candidarsi, ma, ancora una volta, la credibilità della Rai, usata da Sangiuliano come un tram che lo porti dove gli pare». Lo afferma l'Esecutivo Usigrai in una nota diffusa mercoledì 22 ottobre 2025.
«Apprendiamo dalla sua intervista rilasciata al Corriere della Sera - proseguono i giornalisti del servizio pubblico - che il corrispondente della Rai, già ministro del governo in carica, si 'divertiva' a fare la rassegna stampa francese alla premier, e che l'idea di candidarsi sia partita la primavera scorsa, proprio quando la Rai, in tutta fretta, ha deciso di affidargli la guida della sede di Parigi. Ci chiediamo se i vertici Rai fossero a conoscenza dei progetti politici di Sangiuliano quando hanno deciso il suo nuovo incarico, concedendogli quindi una importante vetrina personale».
Per l'Esecutivo Usigrai, «avevamo ragione, quando prima della nomina a corrispondente chiedemmo alla Rai scelte più prudenti per Sangiuliano, che ora, arrivato a destinazione, scende dal tram Rai. Nel frattempo - concludono i rappresentanti sindacali - la credibilità del servizio pubblico è arrivata al capolinea». (mf)