«I giornalisti del Tg3 recepiscono con disagio i titoli di giornale di questi giorni che alludono a questo o quel partito sul punto di conquistare o conservare la testata secondo la logica spartitoria legata agli equilibri del momento. Tali titoli, che fanno male alla reputazione di tutta l'azienda, sono l'esito sconcertante della legge del 2015 che sancisce definitivamente la presa dei partiti sulla Rai». È quanto si legge in una nota del Comitato di redazione del Tg3.
La redazione del Tg3 ribadisce che «l'unico atto che la buona politica deve fare per il Servizio Pubblico radiotelevisivo e multimediale» è «una legge di governance che finalmente sottragga la Rai ai giochi della propaganda e della lottizzazione, nell'interesse dei cittadini che pagano il sacrosanto canone».
«La redazione del Tg3, orgogliosa della propria storia di buon giornalismo, vuole rassicurare gli italiani: rifiutiamo con intransigenza le logiche padronali, il nostro unico interesse e obiettivo è offrire al pubblico un'informazione completa e verificata, secondo i principi di indipendenza e pluralismo che sempre ci contraddistinguono», conclude la nota. (AdnKronos)