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Fnsi 17 Set 2002

Protesta della Fnsi e dell’Ordine contro la chiusura delle edizioni in italiano di Radio Monaco

Protesta della Fnsi e dell’Ordine contro la chiusura delle edizioni in italiano di Radio Monaco

Protesta della Fnsi e dell’Ordine contro la chiusura delle edizioni in italiano di Radio Monaco

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “No alla chiusura della trasmissione straniera al Bayerischer Rundfunk. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e l’Associazione dei Giornalisti Italiani in Germania (MediaClub) sono assolutamente contrari e protestano fortemente per la minacciata chiusura delle trasmissioni in lingua straniera del Bayerischer Rundfunk. Invitano pertanto i responsabili del Bayerischer Rundfunk, che ospita la redazione italiana, a procrastinare la data del 1. Gennaio 2003 prevista per la chiusura dei programmi, prorogando gli stessi in attesa di interventi che possano aiutare a trovare una soluzione atta a mantenere in vita le trasmissioni in lingua italiana. In una realtà sociale in cui molti stranieri ancora non conoscono ( o conoscono troppo poco) la lingua tedesca, questa decisione andrebbe a colpire le fasce più deboli della popolazione. Questi programmi furono strutturati per le fasce sociali più deboli. La situazione non è cambiata se vediamo gli indici di disoccupazione, di insuccesso scolastico, la mancata formazione professionale degli italiani, soprattutto nel sud della Germania. Quando si tolgono da una radio di diritto pubblico le poche possibilità di informazione offerte agli stranieri, si compie una azione sociale ingiusta anche considerando che la chiusura della redazione italiana comporterebbe un risparmio assolutamente irrisorio nel contesto di un servizio pubblico. I programmi radiofonici in lingua straniera rimangono ancora un forte fattore di integrazione sociale, una integrazione rispettosa delle differenze culturali e linguistiche, e costituiscono un ponte tra la cultura di origine e quella tedesca. E’ dannoso oggi, e presenterà in futuro costi sociali ed economici molto più alti distruggendo le particolarità culturali delle minoranze, le quali, invece, pagano in Germania una grossa fetta del canone radiotelevisivo. La lingua italiana è peraltro una delle grandi lingue europee, studiata ed apprezzata da milioni di tedeschi. Essa costituisce un arricchimento culturale per tutti, e si inserisce in un futuro comune di una Europa pluriculturale, nella quale ciascuno ha diritto ad essere rappresentato.

@fnsisocial

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