Un osservatorio indipendente che analizzi da un punto di vista quantitativo e qualitativo la presenza di genere nei palinsesti nella tv pubblica. La proposta, contenuta in un emendamento al Contratto di Servizio della Rai, oggi è al voto della Commissione parlamentare di vigilanza. L’Usigrai e la Federazione della Stampa ritengono che questo Osservatorio possa rappresentare un primo passo per arrivare a un profondo cambiamento dell’immagine e dell’uso della donna in televisione, troppo spesso oggi ridotta solo al suo corpo da mostrare come una merce.
Gli spettacoli, la pubblicità e anche i programmi di informazione sono complici di una visione umiliante della donna, fatta di esposizione di corpi spogliati o poco vestiti, di ammiccamenti, di atteggiamenti seduttivi, a tutte le ore, proponendo modelli femminili subalterni e figli di una cultura profondamente maschilista.
Rispondendo anche agli appelli che vengono dalla società civile, riteniamo sia necessario e urgente fermare questo scempio dell’immagine femminile che si compie attraverso la televisione. L’Osservatorio indipendente può essere uno strumento per aprire la strada verso un cambiamento di rotta.