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Un momento della presentazione dell'Atlante
Un momento della presentazione dell'Atlante
Iniziative 26 Set 2019

Presentato a Roma l'Atlante delle guerre, il direttore Crocco: «Capire i conflitti per contrastarli»

Un premio internazionale di fotografia, un'edizione speciale in inglese e un approfondimento dedicato alle emergenze umanitarie. Queste le novità  che accompagnano la nona edizione della pubblicazione presentata questa mattina allo spazio WeGil.

Un premio internazionale di fotografia, un'edizione speciale in inglese e un approfondimento dedicato alle emergenze umanitarie. Queste le novità che accompagnano la nona edizione dell'Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo, presentato questa mattina a Roma allo spazio WeGil. E poi i 'classici' strumenti dell'Atlante: schede sui Paesi, infografiche, focus sulle situazioni di crisi e sui luoghi in cui si sperimentano tentativi di pace, ovvero gli sforzi che la società civile compie per cercare di superare i conflitti.

A presentare la nuova edizione dell'Atlante, moderati dal direttore della comunicazione di InterSos, Giovanni Visone, sono stati i rappresentanti delle associazioni che hanno unito le forze per ampliare l'esperienza della pubblicazione: il direttore Raffaele Crocco; la presidente di Banca Etica, Anna Fasano; il segretario generale di InterSos, Konstantinos Moschochoritis; Giuseppe Castronovo, presidente dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra.

«Un progetto che vuole fare rete, nato nel 2009 con l'intento di fornire alcuni elementi per capire dove e perché ci sono le guerre, alla scoperta di conflitti spesso sconosciuti, di cui il grande pubblico spesso ignora persino l'esistenza», ha esordito Crocco. «Non raccontiamo la cronaca della guerra – ha aggiunto –, ma le cause che portano alle guerre, come i diritti negati e le disuguaglianze sociali. E lo facciamo dal punto di vista delle vittime: oggi non esiste più il fronte, si combatte nelle città. E 9 vittime di guerra su 10 sono civili».

Accanto alla guerra, l'Atlante indaga anche due fenomeni paralleli ai conflitti, che nascono dalle stesse motivazioni che portano alle guerra: le migrazioni e le emergenze umanitarie «Abbiamo subito accolto l'invito a collaborare a questa edizione dell'Atlante perché con l'Associazione 46° Parallelo condividiamo obiettivi e punti di vista: parlare delle persone che vivono le crisi dando voce alle vittime. Siamo convinti che oscurare le guerre contribuisca ad alimentarle. E a far morire le persone. Per invertire questa rotta occorre che l'opinione pubblica sappia cosa succede nei teatri di guerra», ha spiegato il segretario generale di InterSos, Moschochoritis.

La presidente di Banca Etica, Fasano, ha sottolineato l'importanza di «svelare l'oscurità che avvolge temi scomodi come le guerre» e l'impegno comune «a garantire diritti alle cittadini e ai cittadini di tutte le comunità del mondo, a chiedere trasparenza, a fare rete: tutti elementi che accomunano i promotori dell'Atlante e chi si occupa di finanza etica», ha osservato, concludendo con l'augurio alla platea «che la lettura un po' vi sconvolga».

Anche il giornalista Roberto Natale ha evidenziato come «sui temi trattati dall'Atlante l'informazione spesso rimane distratta» ed ha elogiato l'iniziativa «che si pone in controtendenza raccontando notizie in modo non propagandistico in un contesto, l'Italia, dove la percezione trionfa sulla realtà dei fatti».

A chiudere la presentazione il presidente dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra, Castronovo, che ha salutato l'Atlante definendolo una iniziativa meravigliosa perché «'guerra' è la parola più oscena che esista, mentre questa iniziativa vuole illuminare gli strumenti di pace».

L'Atlante dei conflitti e delle guerre, disponibile nelle librerie a partire dal 19 ottobre, è realizzato dall'Associazione 46° Parallelo e si avvale della collaborazione di giornalisti, accademici, attivisti, associazioni e istituzioni, fra cui Università di Firenze, Amnesty International, Unhcr, e Centro Documentazione Conflitti Ambientali. Le novità legate alla nona edizione sono frutto della collaborazione con l'Associazione nazionale vittime civili di guerra, che si occuperà della versione in inglese; Montura, partner privato che sostiene il contest fotografico 'Wars', e InterSos, organizzazione umanitaria in prima linea nelle emergenze umanitarie.

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