Dopo un'analoga interrogazione di alcuni parlamentari regionali al Governo nazionale, anche il consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Lupieri ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione Fvg sulle voci riguardanti la delocalizzazione della stampa dei due quotidiani regionali Piccolo e Messaggero Veneto.
Secondo tali voci, che si sono susseguite nel corso delle ultime settimane, il gruppo editoriale Espresso Repubblica sta valutando, nell'ambito di un più ampio progetto di riorganizzazione e risparmi a livello nazionale, la possibilità di non stampare più i due quotidiani nelle rispettive città, ma di decentrare la fase di stampa dei due quotidiani fuori dalla regione. Si parla soprattutto di Padova, dove già si stampano l'edizione nordest di Repubblica e i tre quotidiani veneti Finegil. Nel corso degli anni si era già parlato più volte di creare un unico centro stampa per i due quotidiani, prima a metà strada fra Trieste e Udine e successivamente nel capoluogo friulano. Ora le esigenze di nuovi risparmi provocate dalla crisi dell'editoria stanno portando a una scelta che, se attuata, avrebbe pesanti ripercussioni sugli organici dei colleghi poligrafici, sull'organizzazione del lavoro giornalistico e sulla distribuzione dei due giornali, oltre a tutta una serie di disagi logistici e organizzativi. Sarebbe la prima volta, nella lunga storia dei due quotidiani, che la fase della stampa verrebbe scorporata dalle rispettive redazioni ed esportata addirittura fuori dalla regione. Avviando di fatto un processo di cui è difficile oggi percepire la portata e le successive tappe.
L'Associazione della Stampa del Fvg, assieme al sindacato nazionale, segue con viva attenzione e forte preoccupazione l'evolversi di questa vicenda, nella convinzione che vadano salvaguardati - oltre ai posti di lavoro - anche l'indipendenza, l'autorevolezza e il radicamento nel territorio dei due quotidiani regionali in lingua italiana, che sono un patrimonio di tutta la società regionale.