Paolo Serventi Longhi, a Studio Aperto informazione “incappucciata”
Il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “E’ veramente incredibile che “StudioAperto” abbia intervistato ieri una donna incappucciata che affermava di essere una prostituta “specializzata” in Vip. Non condivido questo tipo di giornalismo – spettacolo e ritengo che servizi del genere siano realizzati fuori dai principi deontologici della professione. Intervistare una anonima, la quale afferma di aver “frequentato” persone delle quali vengono citati nome e cognome, coinvolgendole loro malgrado in fatti di cronaca, può suscitare interessi pruriginosi, attirare un’ audience maggiore e più pubblicità, ma certo non è buon giornalismo. Il fatto che tra i citati vi siano colleghi giornalisti nulla aggiunge e nulla toglie a questa mia valutazione. D’altra parte non mi sembra che il problema di una informazione, ed anche di una satira, sempre più normalizzata, appartenga solo al network privato. Anzi. L’ultimo sconcertante episodio in Rai, di una lunga serie di vere e proprie censure, è quello della soppressione di una puntata di “Blob” dedicata ironicamente al Presidente del Consiglio. Enfatizzare la cronaca nera, come fanno ormai quotidianamente Rai e Mediaset, con “mostri” sbattuti in prima pagina, reiterate puntate dei talk show sui casi Cogne, Desirée, ecc., significa realizzare una informazione e una programmazione che si occupino il meno possibile dei veri problemi e delle crisi economiche e sociali. Che quindi non disturbi troppo il manovratore. Occorre che gli operatori della comunicazione riflettano su ciò che sta accadendo e che i cittadini facciano sentire la loro voce.”