Il governo della Regione Siciliana ha disciplinato le modalità applicative della legge 150/2000 sulle "attività di informazione e comunicazione delle Pubbliche amministrazioni". Lo ha fatto con una direttiva dell'assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, a firma congiunta dell'assessore Marco Zambuto e della dirigente generale del dipartimento Autonomie locali Margherita Rizza.
Soddisfazione è stata espressa dal segretario regionale dell'Associazione Siciliana della Stampa Roberto Ginex e dal presidente del Gruppo Uffici Stampa Sicilia Vito Orlando, che lo scorso febbraio avevano incontrato, insieme con la vicepresidente del Gus Sicilia Marina Mancini, i vertici dell'assessorato, avviando un tavolo tecnico congiunto sulle attività di portavoce e addetti stampa degli enti locali in Sicilia.
«Si tratta di indirizzi univoci – dicono Ginex e Orlando – che mettono finalmente ordine, così come da tanti anni auspicato dal nostro sindacato, nel settore e nella materia degli uffici stampa della nostra Regione, anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale relativamente all'articolo 9 della legge regionale 5/2021 che aveva cassato per i portavoce in Sicilia l'obbligatorietà dell'iscrizione all'Ordine dei giornalisti».
La direttiva, inviata a tutti i sindaci, commissari e segretari generali di Città metropolitane, Liberi consorzi e Comuni dell'Isola, ribadisce che la norma "attribuisce all'ufficio stampa, prioritariamente, la gestione dell'informazione in collegamento con gli organi di informazione a mezzo stampa, radiofonici, televisivi e on line, e che nelle amministrazioni locali di piccole dimensioni (inferiori a 10 mila abitanti), per meglio ottimizzare le loro funzioni, gli uffici stampa possono essere costituiti in forma consorziata e/o associata tra enti locali che raggruppino una popolazione residente non inferiore a 15.000 unità".
E chiarisce compiti e funzioni dei portavoce, spesso utilizzati impropriamente dai sindaci in una funzione vicariante degli addetti stampa: "A differenza dell'ufficio stampa e dei suoi compiti istituzionali, la figura del portavoce, presente nelle amministrazioni complesse – superiori a 30 mila abitanti – sviluppa un'attività di relazioni con gli organi di informazione in stretto collegamento ed alle dipendenze del vertice pro tempore delle amministrazioni. Le amministrazioni favorendo, in via prioritaria, l'istituzione degli uffici stampa, potranno designare un Portavoce, figura di natura fiduciaria anche esterna all'amministrazione, con funzione di presidio della comunicazione politica del vertice dell'Amministrazione. Il portavoce, cui la norma non richiede l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti, non può pertanto, in alcun caso, svolgere le funzioni previste dalla legge per l'ufficio stampa. In sostanza, non è possibile sostituire la figura dell'addetto stampa con quella di portavoce".
Il testo reca anche altri spunti innovativi: "Per la particolare tipologia della materia dell'informazione, che spesso non ha orari prestabiliti, si potrà prevedere una gestione elastica dell'orario di lavoro e favorire il lavoro agile per giornalisti e i comunicatori".
«Desidero ringraziare a nome di tutti i giornalisti siciliani l'assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto – aggiunge Roberto Ginex – perché ha dimostrato sensibilità e attenzione alla nostra categoria in un momento particolarmente difficile e complesso dovuto alla crisi dell'editoria tradizionale. Inoltre, un ringraziamento va alla dirigente dell'assessorato Margherita Rizza con la quale si è instaurato un clima di leale collaborazione per arrivare a questo risultato. Siamo convinti che l'informazione nei comuni siciliani è e deve essere un pilastro perché le amministrazioni locali possano comunicare al meglio ai cittadini le loro numerose attività. E per fare questo servono giornalisti».
Il provvedimento, emanato con la circolare n.22 del 19 maggio 2022, si aggiunge all'atto d'indirizzo sull'equo compenso di cui alla delibera della giunta di governo della Regione Siciliana n. 301 del 28 agosto 2018 in materia di acquisizione dei servizi professionali ed equo compenso.
«A oltre vent'anni dalla pubblicazione della legge 150 – rileva Vito Orlando – finalmente un governo della Regione interviene nella materia dell'informazione pubblica e alla Direttiva Frattini del 2002, emanata dall'allora ministro della Funzione pubblica, si aggiunge ora quella che chiameremo "Direttiva Zambuto", che mette fine alla giungla a cui abbiamo assistito in questi anni. Ci auguriamo che dia certezze agli amministratori volenterosi e consenta l'avvio della stagione dei concorsi negli uffici stampa degli enti locali siciliani".
Per presentare il provvedimento l'assessore Marco Zambuto interverrà venerdì 27 maggio, alle 10, alla Camera di Commercio di Palermo Enna, che ha sostenuto e patrocinato l'evento, al convegno-corso di formazione organizzato da Assostampa Sicilia e da Fnsi su "La riforma della legge 150/2000 e la nuova figura del giornalista pubblico". Parteciperanno, tra gli altri, la vicesegretaria Fnsi Alessandra Costante, la presidente del Gruppo Uffici Stampa nazionale Assunta Currà, il segretario regionale Roberto Ginex e il direttore della Fnsi Tommaso Daquanno.