«A Ostia, con un bando del Miur e le autorizzazioni di Regione Lazio e Atac, l'associazione a.Dna di cui è presidente Mirko Pierri, sta realizzando con lo street artist Lucamaleonte un murale sulla stazione del trenino di Lido Nord con i volti emblematici della storia di Ostia. I nomi dei personaggi da rappresentare nel disegno sono stati scelti da 1000 studenti di 10 scuole che hanno partecipato al progetto legalità finanziato dal Miur. Tuttavia, il Municipio X ha scavalcato la volontà degli studenti e ha chiesto la cancellazione di alcuni personaggi dall'opera, tra cui la giornalista di Repubblica Federica Angeli». Questo il testo di una petizione online (qui il link diretto) che, all'indomani delle polemiche che hanno portato a rivedere i soggetti da raffigurare nel murale, chiede «che il volto di Federica Angeli, personaggio simbolo della lotta alle mafie romane, venga ripristinato».
La decisione di escludere alcuni dei personaggi scelti dagli studenti è stata sollecitata da esponenti del Movimento 5 Stelle di Ostia, innescando aspre polemiche. «La notizia della cancellazione di alcuni volti dal murale a Lido Nord, tra cui quello della cronista Federica Angeli è una censura gravissima senza precedenti. Sono convinto che i ragazzi che avevano scelto i nominativi sapranno capire da quale parte stanno legalità e cultura in questo municipio. Non sarà un volto cancellato da un muro a cambiare la storia e lo spessore di chi combatte da sempre contro i clan a mani nude. Continueremo a sostenere la battaglia della giornalista Angeli», è il commento di Massimiliano Vender, dell'associazione antimafia Noi.
Mentre il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, chiede in un tweet l'intervento del presidente della Regione Lazio per individuare una spazio a Ostia dove realizzare il murale completo e senza censure.
E il deputato del Pd Walter Verini parla di vicenda vergognosa e incredibile. «A Ostia il Municipio guidato da 5 Stelle ha censurato e cancellato da un murale antimafia, dedicato a cultura e legalità i volti di persone su questo impegnate e per questo, come Federica Angeli, minacciate. Ciò – scrive Verini – prima che vergognoso, è incredibile. Si tratta di un'opera che onora la realtà e la memoria di quella comunità, frutto di un percorso didattico e partecipato con scuole e associazioni, realizzata su una parete della Lido Nord. Spinto dai neofascisti di CasaPound, il municipio grillino adopera la censura, offende la storia ed il presente di Ostia e colpisce, con Federica Angeli, giornalisti coraggiosi che con il loro lavoro aiutano a combattere l'illegalità e la criminalità».