Il primo cittadino di Recanati, Francesco Fiordomo, vieta a stampa e tv di partecipare alle esequie cittadine seguite all’omicidio-suicidio che ha sconvolto la comunità cittadina. Protestano Sigim e Gruppo cronisti marchigiani, che denunciano la gravità dell'ordinanza emessa dal sindaco: “Escludere la stampa dalla cerimonia in duomo e dall'accesso al cimitero – scrivono – rappresenta il tentativo maldestro di orientare la rabbia verso un nemico inesistente: i giornalisti”.
“Non è compito di un sindaco, oltretutto giornalista
pubblicista, impedire la presenza di stampa e tv alle esequie cittadine a
chiusura di un angosciante fatto di cronaca”. Così Sindacato giornalisti
marchigiani e Gruppo cronisti marchigiani denunciano “la gravità dell'ordinanza
emessa dal sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, che ha vietato la presenza
di giornalisti e tv ai funerali di Laura Paoletti e del figlioletto di sei
anni”, si legge in una nota congiunta.
Il terribile omicidio-suicidio che ha sconvolto due famiglie e un'intera
comunità cittadina “non può diventare - proseguono Sigim e Gcm - la leva per
delegittimare preventivamente gli operatori dell'informazione e il loro
difficile lavoro che proprio in queste situazioni richiede il massimo del tatto
e l'assenza di ogni morbosità. Accogliere la richiesta delle famiglie,
additando i media come ospiti indesiderati e quindi degni di cacciata
preventiva, è una brutta pagina istituzionale che il sindaco di Recanati
avrebbe dovuto risparmiare a una città già duramente colpita”.
I giornalisti marchigiani, “comprendendo lo strazio delle due famiglie, si uniscono
al loro cordoglio ma rivendicano il diritto-dovere della stampa a seguire fino
in fondo ogni fatto di cronaca. Anche quelli più dolorosi, mentre l'esclusione
della stampa dalla cerimonia in duomo e dall'accesso al cimitero rappresenta –
concludono Sigim e Gcm - il tentativo maldestro di orientare la rabbia verso un
nemico inesistente: i giornalisti”.