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Cpo-Fnsi 28 Mag 2009

"Non c'è spazio nel sistema dell'informazione per le donne candidate in Europa": la denuncia della Commissione pari opportunità

"L’Europa? L’informazione? Viene il dubbio che siano femmina solo per la desinenza. La ragione è sotto gli occhi di tutti. Pur in presenza di un accettabile numero di donne candidate al Parlamento europeo nei diversi collegi italiani, il sistema dell’informazione sembra essere stato colto da una curiosa amnesia: in un momento politico dominato dalla ricerca di veline e miss è cosa rara riuscire a vedere sui teleschermi e a leggere sulle pagine dei giornali storie di donne vere, candidate che abbiano qualcosa da raccontare e da proporre agli elettori. Un paradosso, in una consultazione elettorale dove le preferenze hanno ancora la possibilità di fare la differenza". E' quanto si legge in una nota della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana

"L’Europa? L’informazione? Viene il dubbio che siano femmina solo per la desinenza. La ragione è sotto gli occhi di tutti. Pur in presenza di un accettabile numero di donne candidate al Parlamento europeo nei diversi collegi italiani, il sistema dell’informazione sembra essere stato colto da una curiosa amnesia: in un momento politico dominato dalla ricerca di veline e miss è cosa rara riuscire a vedere sui teleschermi e a leggere sulle pagine dei giornali storie di donne vere, candidate che abbiano qualcosa da raccontare e da proporre agli elettori. Un paradosso, in una consultazione elettorale dove le preferenze hanno ancora la possibilità di fare la differenza". E' quanto si legge in una nota della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana

"C’è di più: i programmi, quasi senza eccezioni, si dimenticano tutti i temi che riguardano il mondo delle donne. Le questioni di genere sull’accesso al lavoro e alla parità di salario, sul welfare e il sostegno alle famiglie, sulla lotta alla discriminazione e agli stereotipi, sull’ottenimento della piena parità in tutti i paesi d’Europa sono colpevolmente assenti sia nelle proposte dei partiti che nelle valutazioni degli osservatori della campagna elettorale. Così, mentre la campagna per le Europee è ancora una volta dominata dai leader declinati al maschile, le donne restano indietro: nel poter raccontare quello che fanno - anche se spesso si danno da fare in maniera attenta e intelligente utilizzando blog e siti internet, trovando il loro bacino d’ascolto nei social network e fra le fasce più vivaci della popolazione - e nel chiedere il loro voto ad elettrici ed elettori. La commissione pari Opportunità della Fnsi lancia un triplice appello: alle donne, perché scelgano, con il loro voto, di mandare in Europa un’altra donna, aumentando la rappresentanza femminile italiana nell’Europarlamento. Ma chiedendo anche alle donne candidate, in tutte le liste, di impegnarsi sui temi più sopra riportati. Infine, l’appello va a tutti i colleghi dei mezzi di informazione, perché la par condicio, questa volta, riguardi uomini e donne. In più la Cpo Fnsi lancia da subito un osservatorio sulla disparità di trattamento ottenuta in campagna elettorale, rifiutando l’informazione dettata dai toni scandalistici così tristemente di moda".

@fnsisocial

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