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La giornalista di Sky, Gaia Bozza
Minacce 02 Ago 2021

No green pass, ancora insulti e intimidazioni ai giornalisti

Aggressioni ai cronisti si sono registrate a Genova e Napoli. E sui social arrivano anche le minacce di morte. La solidarietà  a colleghe e colleghi da parte del sindacato e delle Cpo di Fnsi e Usigrai e dell'associazione Giulia Giornaliste.

Continuano a ripetersi le manifestazioni intimidatorie e di contestazione da parte dei manifestanti contro il green pass che hanno per bersaglio i giornalisti. A Genova, «tra lanci di monetine e insulti si è ripetuto l'indegno copione di chi ha insofferenza per la libertà di informazione e il diritto di cronaca», denunciano l'Ordine dei giornalisti della Liguria e l'Associazione Ligure dei Giornalisti, che «condannano severamente questi episodi tesi a creare un clima di intolleranza e intimidazione ed esprimono solidarietà ai colleghi impegnati a garantire una informazione puntuale ed obiettiva al servizio dei lettori».

Solidarietà anche dalle Cpo della Fnsi e dell'Usigrai e da Giulia Giornaliste «alla collega Alessandra Rossi, collaboratrice Agi, apostrofata con irripetibili insulti sessisti mentre svolgeva il suo lavoro di cronista durante una manifestazione contro il green pass a Genova». Cpo Fnsi, Cpo Usigrai e Giulia Giornaliste «condannano il clima di odio nei confronti della stampa e, in particolare, delle giornaliste e saranno al fianco della collega in ogni azione che intraprenderà contro gli autori dell'aggressione verbale».

A Napoli, denuncia il Sindacato unitario giornalisti della Campania, la giornalista di Sky Gaia Bozza e l'operatore Franco Maione sono stati accerchiati e insultati in piazza Dante durante una protesta. «I manifestanti – spiega il sindacato regionale nell'esprimere solidarietà ai colleghi – hanno urlato "giornalista terrorista", "venduti" e insulti di ogni tipo, qualcuno ha cercato anche di aggredire la collega e il cameraman, ma è stato bloccato da altri manifestanti. La situazione si è fatta difficile e la redazione di Sky è stata costretta a interrompere la diretta».

Per il Sugc, «è davvero paradossale che chi scende in piazza per chiedere libertà assoluta, nonostante una gravissima emergenza sanitaria, abbia difficoltà a rispettare una libertà essenziale e costituzionalmente garantita come la libertà di stampa. Facciamo appello al Questore perché i protagonisti di questa aggressione, ripresi dalle telecamere di Sky e di altri giornali, siano identificati e puniti».

L'episodio segue quello avvenuto a Firenze contro il giornalista di Fanpage Saverio Tommasi. Ed è stato prologo di un'altra grave minaccia contro i giornalisti dopo che la collega Francesca Scognamiglio Petino ha rilanciato su Facebook il comunicato del sindacato campano sull'aggressione alla troupe di Sky.

«Ora dovete stare attenti al culo, perché ci sono delle pallottole con il vostro nome scritto sopra», ha postato tra i commenti un anonimo "leone da tastiera".

Dopo questo ennesimo episodio, il Sugc ha dato mandato all'avvocato Giancarlo Visone di preparare un dossier da consegnare in Procura. «La deriva pericolosa della caccia al giornalista da parte di questi gruppi non può essere tollerata», rileva il sindacato regionale, che annuncia: «Del caso sarà informato anche l'Osservatorio sui giornalisti minacciati del ministero dell'Interno con la richiesta di un intervento da parte del ministro».

@fnsisocial

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