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Internazionale 16 Apr 2008

Nei quotidiani Usa cala il numero dei giornalisti, sempre meno neri e donne

Ha raggiunto il picco più basso da 25 anni a questa parte il numero di giornalisti che negli Stati Uniti lavorano per un quotidiano. Lo rende noto l’American Society of Newspaper Editors: secondo i dati dell’associazione, nel 2007 erano 52.600 i reporter alle dipendenze dei vari quotidiani pubblicati negli Usa, sottolineando che il calo registrato del 5% rispetto all’anno precedente è il più significativo negli ultimi 30 anni.

Ha raggiunto il picco più basso da 25 anni a questa parte il numero di giornalisti che negli Stati Uniti lavorano per un quotidiano. Lo rende noto l’American Society of Newspaper Editors: secondo i dati dell’associazione, nel 2007 erano 52.600 i reporter alle dipendenze dei vari quotidiani pubblicati negli Usa, sottolineando che il calo registrato del 5% rispetto all’anno precedente è il più significativo negli ultimi 30 anni.

I numeri dell’Asne riflettono anche il persistente problema dei giornalisti appartenenti alle minoranze etniche: il numero di professionisti dell’informazione di colore è infatti rimasto fermo nel 2007 a circa il 13% del totale, un rapporto da anni definito troppo esiguo, dal momento che non riflette la composizione della popolazione americana, dove le minoranze rappresentano generalmente un terzo della popolazione, con punte del 50% in alcuni stati. Già nel 1978, dopo il suo primo censimento delle redazioni, l’Asne aveva fissato come obiettivo il raggiungimento della “parità etnica” nelle redazioni entro il 2000. E nonostante la scadenza sia stata prorogata al 2025, pare difficile che anche la nuova data venga rispettata vista la scarsa propensione ad assumere neri o ispanici da parte delle varie testate americane. Altro punto dolente che emerge dai dati dell’Asne è la presenza di donne nelle redazioni: esse sono infatti ancora circa la metà dei colleghi maschi. (9Colonne)

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