Il Sindacato unitario giornalisti della Campania e la Federazione nazionale della Stampa italiana esprimono «forte preoccupazione» per quanto accaduto la scorsa sera al giornalista Mimmo Rubio ad Arzano. «Una banda di uomini in scooter – spiega il sindacato – ha prima chiuso l'accesso alla strada dove abita e poi esploso petardi contro le finestre del collega».
L'episodio segue le minacce al collaboratore del 'Roma' Giuseppe Bianco. Per entrambi è stata già attivata una tutela da parte delle forze dell'ordine. «Tuttavia – concludo Sugc e Fnsi – sollecitiamo la massima attenzione degli organi preposti alla tutela dei colleghi in un territorio ad alta densità criminale. Il Sindacato dei giornalisti sarà al loro fianco in tutte le sedi».
PER APPROFONDIRE
Di seguito l'appello alle istituzioni lanciato dal giornalista su Facebook dopo le minacce ricevute.
La camorra di minaccia, chiediamo la massima allerta istituzionale a tutela delle nostre persone e famiglie e della libertà di stampa
«Stanotte si è consumato un ennesimo atto di intimidazione da parte della camorra contro il sottoscritto giornalista. Tra l'1,30 e le 1,40, infatti, alcune forti esplosioni hanno rotto il silenzio di piazza Cimmino e del centro storico di Arzano. Due di questi botti esplosivi sono stati lanciati direttamente sul balcone di casa mia, al secondo piano, provocando danni alle tapparelle esterne. L'intimidazione fa seguito ad altre due azioni di tipo intimidatorio, con plateali 'stese di camorra' (corteo con scorribande di moto!) avvenute a fine luglio, sempre sotto la mia abitazione, dove poi furono esplose, sempre dopo la mezzanotte, due interminabili e potenti batterie di fuochi d'artificio. Episodi gravissimi che minano la tutela della mia persona e la libertà di stampa». Lo denuncia in un post su Facebook il giornalista napoletano Mimmo Rubio. «Faccio presente che il sottoscritto, insieme al collega collaboratore del quotidiano 'Roma' è già da mesi sotto una prima tutela Prefettizia-istituzionale dopo le tante denunce prodotte e 'ritorsioni' già subite. Il collega Bianco, come è noto, alcuni mesi fa, venne anche affrontato e minacciato sotto casa da uno sconosciuto armato di pistola – racconta Rubio che dirige un gruppo di informazione social locale –. La situazione, quindi, esige, la massima allerta dello Stato, delle forze dell'ordine, della Procura, della Direzione Distrettuale Antimafia, della Prefettura. Si chiede, anche a nome del collega Bianco, l'immediato intervento del ministro degli Interni, Matteo Salvini, per puntare immediatamente i riflettori sulle vicende arzanesi e a tutela della nostra incolumità. Confidiamo, come sempre nell'Arma dei Carabinieri, baluardo da anni in questa città, che ha già acquisito tanti elementi a riscontro di queste ultime gravi intimidazioni, oltre che tutto il materiale delle denunce giornalistiche prodotte dal sottoscritto Rubio e dal collega Bianco in questo ultimo anno attraverso il gruppo social 'Arzano News' e il quotidiano 'Roma'». Da qui l'appello: «Invitiamo l'Ordine dei giornalisti, Fnsi e sindacato, che in occasione della manifestazione di maggio tenutasi a Napoli, erano stati già mobilitati sulle gravi e continue vicende della città di Arzano, di attivarsi ai massimi livelli a nostra tutela e della libertà di stampa».