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Internazionale 30 Mag 2007

Mosca: Premio Saint-Vincent alla memoria di Anna Politkovskaia Presentato oggi il suo libro alla fondazione Gorbaciov

La giuria del Premio Saint-Vincent di giornalismo ha assegnato un riconoscimento speciale alla memoria di Anna Politkovskaia, la giornalista di opposizione uccisa lo scorso ottobre sotto casa a Mosca. L'annuncio è stato fatto oggi all'ex marito e al figlio dal presidente e dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, insieme con Aidan White, segretario generale della federazione internazionale di giornalismo (Ifj), di cui è in corso a Mosca il congresso.

La giuria del Premio Saint-Vincent di giornalismo ha assegnato un riconoscimento speciale alla memoria di Anna Politkovskaia, la giornalista di opposizione uccisa lo scorso ottobre sotto casa a Mosca. L'annuncio è stato fatto oggi all'ex marito e al figlio dal presidente e dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, insieme con Aidan White, segretario generale della federazione internazionale di giornalismo (Ifj), di cui è in corso a Mosca il congresso.

Era presente l'ex presidente dell'Urss Mikhail Gorbaciov, che ha messo a disposizione la sede della sua fondazione per la presentazione di ''Perché'', libro postumo della giornalista realizzato da colleghi e famigliari, che hanno raccolto in mille pagine articoli, saggi, ricordi di parenti e vicini, nonchè una serie di foto della reporter. I familiari e i colleghi russi hanno accolto con particolare sensibilità le motivazioni del Premio, che verrà consegnato insieme agli altri riconoscimenti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Palazzo del Quirinale, il 18 settembre. La giuria, composta dai rappresentanti del sindacato dei giornalisti italiani (la Fnsi), dell'ordine dei Giornalisti, dai direttori dei principali giornali pubblicati in Italia, dalla Regione Autonoma della Valle d'Aosta, ha voluto rendere omaggio alla carriera di una giornalista ''di grande valore morta assassinata per non aver ceduto alle pressioni di chi voleva condizionare il suo lavoro'', come si legge nelle motivazioni. ''I giornalisti coraggiosi e liberi sono testimoni di libertà e di democrazia, rendono un servizio alla libertà attenendosi alla verità e consentendo la circolazione di idee diverse, plurali, e che alimentano la vita democratica delle loro comunità. Le insane reazioni a questo lavoro sono un danno per il bene comune'', prosegue la motivazione. ''Negli stati democratici la verità non è proprietà esclusiva di nessuno. I giornalisti hanno il dovere di ascoltare tutte le voci, di far conoscere fatti e misfatti di pubblico interesse, di prendere con trasparenza e senza reticenza posizione quando ciò sia richiesto in uno spirito di confronto civile non violento, affinché l'opinione pubblica, attraverso la conoscenza di notizie e idee, possa formarsi liberamente una propria opinione'', prosegue il testo. ''Anna Politovskaia è stata testimone di tutto questo. Ha pagato con la vita per la sua professione e per le sue idee. Il riconoscimento del Premio Saint-Vincent di giornalismo vuole anche perciò essere espressione di una attenzione solidale per la promozione e la diffusione di una cultura rispettosa del giornalismo libero nel mondo'', concludono le motivazioni. (ANSA)

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