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La presentazione del Piano nazionale per l'educazione al rispetto (Foto: @MiurSocial)
Manifestazioni 27 Ott 2017

Miur, al via il Piano nazionale per l'educazione al rispetto. Fedeli: «La scuola contro disuguaglianze e discriminazioni»

Il progetto presentato a Roma insieme con le Linee guida per la prevenzione della violenza di genere e Le linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Tutti i materiali saranno disponibili sul sito noisiamopari.it e sui social, attraverso la campagna #Rispettaledifferenze. Alla campagna ha già  aderito, fra gli altri, anche la Fnsi.

Un Piano nazionale per promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione al rispetto, per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione e favorire il superamento di pregiudizi e disuguaglianze, secondo i principi espressi dall'articolo 3 della Costituzione italiana.

Lo ha presentato oggi al Teatro Eliseo di Roma la ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli alla presenza di Elena Centemero, presidente della commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d'Europa; Gabriele Toccafondi, sottosegretario all'Istruzione; Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico; Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro; rappresentati di studentesse e studenti e delle famiglie. Ha condotto il dibattito la giornalista Mirta Merlino, che ha di recente lanciato una campagna dal titolo #odiolodio per sensibilizzare sul problema della violenza verbale e dell'offesa gratuita sui social network.

«Il lancio di questo Piano ci rende orgogliosi ed è particolarmente importante perché il rispetto delle differenze è decisivo per contrastare violenze, discriminazioni e comportamenti aggressivi di ogni genere. Perché il rispetto include un modo di sentire e un modo di comportarsi e relazionarsi fondamentali per realizzare l'articolo 3 della Costituzione, cui tutto il Piano si ispira. Perché la scuola deve, può e vuole essere un fattore di uguaglianza, protagonista attiva di quel compito, "rimuovere gli ostacoli", che la Repubblica assegna a se stessa. Ascolto, dialogo, condivisione: il rispetto significa tutto questo, significa fortificare la democrazia, migliorare la qualità di ogni esperienza di vita, contribuire a far crescere condizioni di benessere per tutte e tutti», ha spiegato Fedeli.

«Con il Piano – ha proseguito la ministra – mettiamo a disposizione delle scuole risorse e strumenti operativi specifici, pensati come l'avvio di un percorso che si prolungherà nel tempo per accompagnare quel cambiamento positivo della società che la scuola può contribuire a realizzare. Al di fuori di ogni approccio ideologico, è importante sottolinearlo, ma solo volendo realizzare la Costituzione, dare attuazione a leggi dello Stato, far crescere bambine e bambini, ragazze e ragazzi condividendo fondamentali valori umani e di convivenza civile».

Con il Piano vengono stanziati 8,9 milioni di euro per progetti e iniziative per l'educazione al rispetto e per la formazione delle e degli insegnanti. In particolare, 900mila euro serviranno per l'ampliamento dell'offerta formativa, 5 milioni (di fondi PON) per il coinvolgimento di 200 scuole nella creazione di una rete permanente di riferimento su questi temi. E altri 3 milioni sono messi a disposizione per la formazione delle e dei docenti.

In attuazione del Piano sono state anche emanate le linee guida nazionali per l'attuazione del comma 16 della legge 107 del 2015 per la promozione dell'educazione alla parità tra i sessi e la prevenzione della violenza di genere, messe a punto da un Gruppo di esperti istituito presso il Miur.

«Queste Linee guida – ha rilevato la ministra Fedeli – sono frutto di un lavoro di confronto importante, portato avanti con l'obiettivo di trovare il massimo equilibrio e la più ampia condivisione. Quello che mi rende particolarmente orgogliosa è non solo aver formalmente attuato una prescrizione normativa, ma aver dato alle scuole uno strumento culturale importantissimo per combattere le disuguaglianze e gli stereotipi: la legge 107 punta a rendere centrale l'educazione al rispetto e alla libertà dai pregiudizi, riconoscendo dignità a ogni persona, senza esclusioni, nell'uguaglianza di diritti e responsabilità per tutte e tutti».

Emanate anche linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, previste dalla legge 71 approvata in Parlamento a maggio del 2017: saranno uno strumento flessibile e aggiornabile per rispondere alle sfide educative e pedagogiche legate alla costante evoluzione delle nuove tecnologie. «La legge attribuisce a una pluralità di soggetti compiti e responsabilità ben precisi, ribadendo il ruolo centrale delle scuole, che devono individuare un docente referente per raccogliere e diffondere le buone pratiche educative. Attraverso queste Linee di orientamento – ha ricordato Fedeli – rendiamo operativa la legge e sosteniamo ancora di più le istituzioni scolastiche nel contrasto di questi fenomeni».

Fra i punti del Piano lanciato oggi c'è poi il rafforzamento degli osservatori attivi presso il ministero sui temi dell'integrazione, dell'inclusione e per la promozione di iniziative sui temi della parità fra i sessi e della violenza contro le donne. Il Piano prevede anche il lancio, il 21 novembre, del nuovo Patto di corresponsabilità educativa per rinsaldare il rapporto fra scuola e famiglia. E la distribuzione a tutte le studentesse e gli studenti della Costituzione.

I materiali e le proposte didattiche sui temi del Piano saranno pubblicati sul portale www.noisiamopari.it. Per diffondere i contenuti e i messaggi del Piano è stata inoltre predisposta parte una campagna social con l'hashtag #Rispettaledifferenze che accompagnerà la pubblicazione di materiali dedicati e di video.

Anche l'immagine grafica collegata al Piano, che sarà diffusa come logo dell'iniziativa, è un hashtag: il cancelletto che accompagna le parole chiave di cui si parla sui social viene reinterpretato come due uguali che si uniscono, arricchiti da un sorriso come quello delle ragazze e nostri ragazzi.

Alla campagna hanno già aderito il Comitato olimpico (CONI) e quello paralimpico (CIP), la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Rai, La 7, Mediaset, Sky, Skuola.net, Tuttoscuola.

@fnsisocial

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